CENNI STORICI
Il castello Orsini-Colonna sorge in pieno centro cittadino, in piazza Castello. Sebbene abbia una probabile fondazione medievale di cui non restano però che sporadici elementi, fu certamente ricostruito nel 1490, per volere di Virgilio Orsini, come ricorda l'iscrizione incisa sopra il portale archiacuto del prospetto principale. Nel 1565 fu ampliato dai Colonna e trasformato in palazzo fortificato da Marcantonio, vincitore della battaglia di Lepanto.
La struttura ha pianta quadrangolare e il suo carattere difensivo è ancora ben leggibile nell'alto basamento scarpato, negli angoli rinforzati da quattro torrioni circolari muniti di bocche da fuoco, nell'ampio fossato, oggi secco. Nel prospetto principale, sono ubicati i due accessi alla struttura: il primo, ad arco acuto, venne realizzato contestualmente alla rocca degli Orsini (1490). Il secondo accesso, realizzato nel 1565 dai Colonna, è decorato da bugne a punta di diamante, sormontate da un architrave trapezoidale scolpito a bassorilievo con due orsi rampanti (simbolo della famiglia Orsini) che offrono rose rivolti verso lo stemma della famiglia Colonna, posto al centro. In alto la fortezza si concludeva con un coronamento costituito da apparato a sporgere sorretto da beccatelli di cui rimangono porzioni superstiti sia nei prospetti che nei torrioni.
Dal Rinascimento e nei secoli a seguire la rocca subì pesanti modifiche volte a trasformarla in palazzo residenziale, con la creazione di ulteriori corpi di fabbrica destinati alle funzioni abitative. Nonostante le distruzioni e le modifiche subite nel corso dei secoli, come il violento sisma del 1915 ed i bombardamenti bellici del 1944, la rocca di Avezzano rimane una delle strutture più significative del territorio regionale: oggi gli spazi interni si presentano interamente ricostruiti dopo un importante intervento di restauro effettuato tra il 1958 ed il 1965. Il castello oggi ospita al piano superiore la Pinacoteca d'Arte Moderna con la sua importante collezione di opere d'arte moderne e contemporanee; al piano terra si trova un grande auditorium utilizzato per convegni e concerti.
Il castello, che fa parte della tipologia della rocca, è di certo uno dei più significativi dell’intero Abruzzo, malgrado le trasformazioni e le devastazioni subite; della caratteristica struttura quadrangolare si possono tuttora riconoscere, nell’odierno aspetto, le quattro torri d’angolo di forma circolare con bocche da fuoco.
Significati in modo particolare dovevano essere le fini accortezze costruttive del torrione difensivo dell’antico recinto, costruito con pietre lavorate di notevole dimensione avvicinati con incastri lavorati, come quelli che si possono vedere nelle pietre lavorate dell’arco a sesto acuto della porta d’ingresso al castello, vicino alla quale di osserva il raffinato portale del 1565, ricostruito in seguito alle prime ristrutturazioni; le spalle, lavorate a pietre sfaccettate in rilievo troncopiramidali, sostengono un arco a forma di trapezio sulla cui pietra centrale è collocato l’emblema della famiglia Colonna.
La fortezza fu costruita da Gentile Virginio Orsini nel 1490, come testimonia l’iscrizione lapidea situata sopra i buchi di alloggiamento delle catene dell’originario ponte levatoio, incorporando una preesistente torre di avvistamento che è fatta risalire tradizionalmente al signore del contado di Avezzano nel 1182, Gentile da Paleria. Lo sviluppo delle tecniche d’assalto, con l’utilizzo sempre più frequente delle artiglierie, fece diventare la rocca inefficiente: così essa fu trasformata da Marcantonio Colonna in una meravigliosa abitazione fortificata.
Il Colonna, entrato in possesso del feudo tra il 1520 e gli ultimi trent’anni del Cinquecento, alzò i bastioni tramite la realizzazione di loggiati e rimpiazzò il fossato che accerchiava il presidio con un giardino. Le devastazioni che furono causate dal terremoto del 1915 e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale alterarono estremamente il raffinato aspetto del castello che, in seguito ad alcune ristrutturazioni avvenute negli anni Sessanta e a un’operazione di scavi realizzata nel 1970, è stato di recente ristrutturato con la creazione di una sala per i convegni e di un vano destinato a pinacoteca
Bibliografia e Sitografia
http://castelliere.blogspot.it/2010/10/il-castello-del-giorno_06.html
www.inabruzzo.it
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