CENNI STORICI
«Il Castello di Castelnuovo sorge ad Auditore all'interno della bella Valle del Ventena. Fino alla metà del 1300 anche Castelnuovo seguì le vicende politiche di tutto il comprensorio riminese fra Conca e Foglia, segnato dal solco del torrente Ventena. I Canonici di Rimini già nel 1202 affittavano a un certo Bernardo "de Castro Novo" un manso di terra esteso 15 tremissi. Quindi Castelnuovo risulta costantemente sotto il dominio religioso e anche amministrativo del vescovo di Rimini. Nella seconda metà del '200 il vescovo Giacomo pretese la restituzione di i suoi antichi castelli, fra cui Saludecio, Castelnuovo, Inferno, Pian di Castello, Ripassana e Valle Avellana, Girone. Dispersa la famiglia signorile dell'Auditore, i Malatesti di Rimini cominciarono a dominare tutto il contado, compreso Castelnuovo. Per oltre quattro secoli, Castelnuovo rimase legato alle vicende storiche di Pesaro, anziché a quelle di Rimini, come un'isola amministrativa. La causa di questo strano assetto territoriale risale alla politica di spartizione a scacchiera fra i vari rami della famiglia malatestiana. In epoca medioevale Castelnuovo ebbe una consistente popolazione. Nel 1371 la comunità venne censita per 25 fuochi (famiglia imponibili): un po' meno di Tavoleto ma più di Auditore, che contavano rispettivamente 30 e 21 fuochi».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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