CENNI STORICI
«Nel 1505 i fratelli Valignani governarono sul feudo di Torrevecchia. Fu Federico Valignani marchese e signore di Cepagatti che volle la costruzione del palazzo nel 1743, come residenza estiva, contro il volere dei familiari per motivi legati a maligne ("maligni" o "malignani" una delle probabili origini del cognome Valignani) destinazioni pregresse (luogo degli appestati). Il palazzo Valignani, tipica villa dell'epoca, sorgeva lungo un tratturo secondario che dalla montagna seguiva il percorso legato alle sorgenti ed agli invasi. Palazzo a due piani con cortile interno, voluta dal Valignani su modello della villa d'Este in Tivoli. Sul lato sinistro della facciata si erge una torre d'angolo, costruita successivamente all'impianto originario per equilibrare la facciata. Torre erroneamente concepita come torre d'avvistamento (abnormi ed evidenti gli errori di costruzione della torre che taglia la cornice della finestra e la visuale sul lato corto del balcone) internamente non vi sono tracce su questa destinazione d'uso. Sul lato destro vi era una piccola cappella dotata di due ingressi: uno sul laterale ovvero la prima porta della cappella originaria costruita su un vecchio tempio italico e dedicato forse al Dio Esculapio (?) o più probabilmente Ercole (?) per via di alcune statuette ritrovate proprio in loco ed in mostra al Museo La Civitella di Chieti. Cappella ampliata successivamente con la modifica dell'ingresso sulla piazza anch'essa dedicata a San Rocco. Frequentata dal popolo fino al 1960, quando subì danni in circostanze misteriose. Danni che provocarono il crollò del campanile e successivamente del tetto. Fu costruita così una nuova chiesa parrocchiale proprio sul lato corto della piazza. Il palazzo, proprietà comunale, fino ad aprile 2010 era sede della Fondazione G. D'Annunzio, ma all'epoca era destinato al pian terreno a deposito e magazzino per la conservazione del grano, dell'olio e delle altre provviste mentre al piano superiore a locali abitativi. Vi era la rimessa per le carrozze, l'abitazione dello stalliere e quella del gobbo (triste figura presente in tutti i palazzi). La sua presenza nei campi era di buon auspicio per i raccolti, mentre la sua vera funzione era di spionaggio e controllo da parte del signore)».
Bibliografia e Sitografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Torrevecchia_Teatina#Monumenti_e_luoghi_d.27interesse
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