CENNI STORICI
Il castello nasce nel XIII secolo ad opera del vescovo Enrico e aveva una cinta muraria intervallata da ben sei grosse torri che la suddividevano nelle relative cortine. Si tratta del fulcro della vita bistagnese attraverso i secoli, ma, paradossalmente, è pure il punto più oscuro della storia bistagnese. ... Il castello nasce nel XIII secolo, visto che il castrum bistagnese, da cui quasi certamente come ovunque altrove ebbe origine il castellum, viene nominato per la prima volta verso la conclusione di quel secolo. Quando il vescovo Enrico nel 1253, dava vita al nuovo concentrico bistagnese, certamente provvedeva, come sempre in quei tempi, alla sua difesa con progetti per un fortilizio, che nei decenni seguenti deve aver visto l'avvio, se non la sua definitiva costruzione. La presenza della cinta muraria intervallata da ben sei grosse torri che la suddividevano nelle relative cortine è una ulteriore testimonianza dell'antichità del Castello, in quanto appunto ai secoli XIII e XIV risale l'uso di tali torri. L'attuale torre doveva far parte dell'edificio o palazzo, in quanto proprio nel punto più alto dello spazio interno era normalmente eretta una torre, ben più alta delle altre che sorgevano lungo le mura. Che il castello primigenio fosse munito del ponte levatoio e che fosse circondato da un ampio fosso, lo si ricava da ripetute citazioni negli ordinati. Oggi, però, poco o nulla, oltre la torre, rimane. La stessa, di forma esagonale è già per questo di aspetto poco comune e piuttosto rara. L'unico luogo ancora conservato nella struttura originaria sono le cantine. Le riproduzioni inserite [nella pagina del sito del Comune] ci mostrano rispettivamente un angolo ad arco, annerito dal tempo, ma con ancora ben visibili i materiali con cui fu costruita la muratura del tempo; l'altra, invece, offre alla nostra attenzione l'angolo più caratteristico, forse, dell'intero sottosuolo dei castello. Si tratta degli ultimi gradini di una scala che proviene dal piano terra e conduce ad un profondo e buio pozzo sottostante, evidentemente uno di quei pozzi che erano destinati ad oscure funzioni, non rare nel medioevo. Ed è tutto, purtroppo, su quanto ci è dato di sapere sul Castello di Bistagno.
Bibliografia e Sitografia
https://www.comune.bistagno.al.it/Luoghi?ID=3066
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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