Camerino (mura urbiche)

CENNI STORICI

La prima cinta muraria di Camerino, costituita da robuste fortificazioni, viene fatta costruire da Berengario d'Ivrea nella seconda metà del IX secolo. Il perimetro di tali mura rimarrà sostanzialmente inalterato fino al XIV secolo, nonostante le distruzioni operate nel 1259 dal sacco svevo e dal terremoto del 1279. Le mura, dopo la distruzione del XIII secolo, vengono ricostruite, mantenendo inalterato il perimetro tracciato nel corso delle precedenti realizzazioni. Nel 1370 Giovanni Maria da Varano commissiona la realizzazione di un nuovo cerchio di mura che recingerà l'espansione del borgo San Venanzio, raddoppiando in tal modo l'area urbana che passerà da 13 ha a 28 ha circa. Nel corso della seconda metà del secolo XV vengono realizzati modesti ampliamenti del perimetro murario ed apportate alcune modifiche al loro profilo, variato per la presenza di nuove costruzioni religiose ed assistenziali e per l'ampliarsi delle case Varano. Intorno alla metà del XVI secolo il tracciato murario viene ampliato in direzione sud-ovest e contestualmente realizzata Porta Malatesta. A partire dalla fine del XVI secolo, cadute le necessità di difesa del comune di Camerino, prende avvio il processo di soprelevazione ed edificazione di nuove costruzioni in aderenza alla cinta muraria, che viene progressivamente conglobata per la quasi totalità della sua estensione. Andrea Vici, nella sua Relazione al Consiglio Generale del Comune di Camerino, redatta dopo il terremoto del 1799, sottolinea l'avvenuto crollo, in concomitanza dell'evento sismico, di vari tratti delle mura urbiche.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

IX sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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