Oreno (casino di caccia Borromeo)

CENNI STORICI

La corte faceva parte di un complesso tardo medioevale di proprietà dei Della Padella: esiste ancora l'atto di vendita del 1544 a favore di Erasmo D'Adda da parte di Paolo della Padella.(il cui stemma si può notare negli affreschi). Nel 1612 Isabella D'Adda nipote di Erasmo porta in dote i possedimenti di Oreno nel matrimonio con Carlo Borromeo. è la stessa Isabella che darà il nome all'isola sul lago maggiore (Isabella/isola bella). Nel 1927 Giancarlo Borromeo nel corso di lavori di ristrutturazione scopre gli affreschi sotto uno strato di calce (nel 600 si usava disinfettare le stanze con la calce durante la peste per paura del contagio) e restaura tutta la corte con l'aiuto di Peppino Bagatti Valsecchi, appassionato cultore di architettura, cosi come la vediamo ora. Da quella data fino al 1970 la corte pur restaurata conserva la sua funzione agricola originaria: le stalle con le mucche, la torretta con la colombaia, l'ampio portico come fienile. Dopo la trasformazione dell'azienda agricola tradizionale in azienda florovivaistica molti degli spazi vengono adibiti a magazzini fino al recupero ed alla nuova funzione ricettiva a partire dal 1985

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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