CENNI STORICI
Fra la prima metà del Trecento e la seconda del Quattrocento Monza fu dominata dai Visconti, i quali fecero erigere delle mura difensive con castello e torre. Le fondamenta di questa fortezza vennero gettate nel 1325 mentre un notevole ampliamento venne effettuato nel 1357. Le mura ed il castello lambiti dal fiume Lambro vennero abbattuti nel 1809, l'unica parte architettonica di questo complesso che è rimasta pressocchè indenne è la Torre. Si trattava di un enorme quadrilatero edificato sul fiume che all'epoca della sua costruzione e fino alla seconda metà del settecento era stato usato come carcere. La tipologia delle sue celle carcerarie l'ha tristemente resa famosa col nome di "Forni". Una descrizione del 1767 rende molto bene l'idea: "...el centro più sostanziale della rocca conteneva alcuni ripiani e di sotto cupe prigioni, una fra le altre chiamata per l'orrore il forno, dove si calavano i rei per una buca, che tuttora esiste nel piano al primo ingresso...". Primo sperimentatore di queste carceri fu proprio il suo costruttore Galeazzo Visconti che venne rinchiuso assieme ai suoi fratelli e ai suoi figli per nove mesi ad opera del suo ex alleato Ludovico il Bavaro. Nella torre sono visibili le feritoie del ponte levatoio, una bifora gotica ed un stemma in pietra di Carlo II di Spagna
Bibliografia e Sitografia
Torre Viscontea (Monza) - Wikipedia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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