Chieri (fortificazioni e palazzi)

CENNI STORICI
 
La chiesa di San Giorgio sorge sulla rocca dove nel 1037 ebbe vita il primo nucleo medievale di Chieri. Fu ristrutturata in epoca barocca da Bernardo Vittone. La barocca chiesa dei Santi Bernardino e Rocco sovrasta la centrale piazza Cavour. Il duomo è l'edificio religioso più antico ed importante della città, risalente al V secolo. La chiesa di San Giorgio, situata in una posizione dominante in cima all'omonimo colle,[4] sorge sulle rovine di un antico castello del X secolo.[5] All'inizio del XII fu eretta una chiesa in stile gotico, poi distrutta da un incendio nel 1412. La nuova chiesa venne ricostruita rivolta verso la città ed è affiancata da un campanile a pagoda. L'attuale facciata risale al 1752 ed è opera di Bernardo Antonio Vittone. Ripresa dall'alto della "chiocciola" di San Giorgio (in alto a destra il colle San Giorgio con l'omonima chiesa). Dalla rocca di San Giorgio si dipartono a cerchi concentrici le contrade corrispondenti agli ampliamenti successivi delle cinte murarie. La chiesa di San Domenico, risalente al XIV secolo e unita al vicino Convento. Inizialmente era una chiesa ad architettura gotica a tre navate, ma nel corso del XIV secolo vennero costruite ai suoi fianchi numerose cappelle patrizie, se si osserva la facciata si può notare come non è lineare e piatta ma segue l'andamento delle antiche mura di protezione della città. La chiesa conserva diversi antichi tesori, tra cui pregiate opere del Moncalvo, la Resurrezione di Lazzaro e della Moltiplicazione dei pani, al quale fu affidata nel 1614 la decorazione del coro. Vi sono inoltre presenti opere dello Spanzotti. Di pregevole interesse è "La Madonna del latte" affrescata sulla prima colonna di sinistra, rappresenta l'allattamento del bambino da parte della Madonna. La chiesa di San Guglielmo risale al XIII secolo, in cui nel 1328 si riunì il Consiglio di Credenza, l'organo più importante della Repubblica Chierese. La chiesa di San Leonardo[6], costruita nel Quattrocento, a tre navate con volta retta da colonne piriformi. Venduta durante l'occupazione francese, nell'Ottocento venne trasformata in officina, cappella inizialmente eretta dall'ordine dei cavalieri Templari come centro di assistenza ai pellegrini, successivamente dopo il 1313 (con la disfatta dell'ordine Templare) la cappella venne utilizzata dai cavalieri di Gerusalemme nati ai tempi della terza crociata con il compito di difendere i pellegrini nella città santa. In seguito a recenti restauri è possibile osservare, all'interno della cappella, la rappresentazione della passione di Cristo dipinta lungo le volte da autore ignoto. Il santuario dell'Annunziata risale al secondo Seicento. Sorge sul luogo occupato in precedenza da una cappella quattrocentesca, costruita attorno ad un affresco raffigurante l'Annunciazione alla quale si attribuirono virtù miracolose, quando nel 1651 un giovane sordomuto riacquistò la parola dopo aver pregato di fronte ad esso. Grazie a questo episodio si decise la costruzione del moderno santuario, tra il 1651 ed il 1655 su progetto di Andrea Costaguta, architetto di Madama Reale Maria Cristina. La chiesa di San Filippo risale anch'essa all'epoca barocca; costruita tra il 1664 ed il 1673] su disegni dell'architetto Antonio Bettini, mentre la facciata è risalente al secolo XVIII. La chiesa è ad una sola navata con quattro cappelle laterali; la decorazione a stucco è di Pietro Somazzi[7]. Nella prima si trova una tela di Claudio Beaumont, raffigurante San Francesco di Sales che prega la Vergine. La chiesa dei Santi Bernardino e Rocco realizzata tra il 1675 e 1683 ed ampliata nel 1694 su progetto di Bernardino Quadri, il quale morì prima di completare i lavori. Vennero ripresi solo nel 1740 quando Bernardo Antonio Vittone eresse la cupola, terminando i lavori nel 1792 con la facciata del Quarini. Nella chiesa sono conservate diverse opere del Moncalvo tra cui una Incoronazione della Madonna, nella quale il pittore ha raffigurato sullo sfondo Chieri, così come appariva alla fine del Cinquecento. Fra le altre chiese realizzate nel periodo barocco troviamo la chiesa di Santa Margherita, terminata nel 1671 su progetto di Francesco Lanfranchi, e la chiesa di Santa Maria della Pace terminata attorno al 1660. La chiesa di Sant'Antonio Abate, venne edificata sul sito di una precedente chiesa gotica. Il progetto venne affidato prima al Juvarra,[8] ma a causa delle scarse risorse economiche venne rimandato al 1767 e commissionata all'architetto Giuseppe Giacinto Bays, al quale si pose la condizione di rispettare il progetto juvarriano. La chiesa è a navata unica con cappelle laterali, la volta ornata con stucchi e centro dipinta con la Gloria di Sant'Antonio, opera del pittore Vittorio Blanseri, un allievo del Beaumont. La chiesa di Sant'Andrea, era considerata dallo stesso Filippo Juvarra uno dei suoi capolavori. Venne costruita tra il 1728 ed il 1733 accanto all'omonimo convento. Durante l'occupazione francese venne adibita a cotonificio. Fu distrutta nel 1811[9] per evitare che fosse nuovamente adibita al culto.
 

 

 

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