CENNI STORICI
Monsampolo è un tipico esempio di borgo fortificato che ancora conserva l’impianto che gli diede il Comune tra il XIV e il XV secolo. L’aggregazione edilizia del borgo sorse spontaneamente in un pianoro al di fuori della cerchia muraria del “Castello Antico”, in corrispondenza della “Porta Vecchia” e sul ciglio della strada principale. L’impianto del borgo è un mosaico di vie, rue, archi, icone ed edifici. In origine le torri avevano soppalchi di legno ed erano aperte nella gola. Solo più tardi, con la crescita castellana, l’autorità comunale avrebbe alienato ai cittadini le mura di cinta ed i torrioni rompitratta riservandosi il diritto di utilizzarli nel parapetto merlato, nel curriturum e nelle camere di manovra delle artiglierie. I torrioni servivano per le sentinelle armate di archibugi a ruota. La porta da monte è detta Maggiore in relazione al suo grande arco ottenuto mediante la dilatazione dell’ingresso originario. I torrioni rompitratta posti lungo la camminata sotto le mura sono facilmente individuabili. Alla base del torrione meglio conservato, si possono ancora osservare le bombardiere riconoscibili dal foro circolare acconciato con laterizi disposti a raggiera. La porta da mare è caratterizzata da un suggestivo androne con volta a crociera rastremata verso la porta ogivale. La porta è sormontata da un incasso rettangolare che ospitava uno scudo fregiato degli emblemi del potere. I torrioni d’angolo. Dalla Porta da Mare scendiamo nell’Aia dei Mattoni per ammirare dal basso il torrione angolare più interessante del Borgo. In origine le sue mura erano a piombo, nel XV secolo, per aggiornare l’obsoleto torrione ai più moderni canoni dell’architettura militare, il Comune affidò ai maestri lombardi la realizzazione di una imponente scarpatura. Lo scopo era di contrastare la dirompente forza di penetrazione delle palle di bombarda. Nella prima metà del XVI secolo il Comune vendette il torrione alla famiglia Vannarelli, che lo avrebbe ingentilito con lo sviluppo di un’elegante loggia dalle spiccate caratteristiche civili, oggi sostituita da un ampio balcone in cemento. L’altro torrione d’angolo ha subito nei secoli trasformazioni, perdendo ogni carattere militare dell’apparato sommitale. Da questo torrione si dipartiva il muro di cinta del versante orientale del borgo che andava a ricongiungersi con il castello antico di Terra Vecchia.
Al termine di una ripida rampa che la rendeva difficilmente accessibile alle armi di assedio, si apre ben difesa da due torri, la Porta da Mare, unica porta originale superstite nel tessuto murario.
L'arco gotico ornato da una semplice cornice in cotto, sormontato da una piccola nicchia dove veniva murato lo stemma, introduce all'ambiente interno che continua a salire fino ad allargarsi verso l'interno del borgo.
A difesa dell'opera rimangono delle tracce di beccatelli sulla parte alta delle mura, dove verosimilmente si trovava la piattaforma che ospitava gli armati.
Nel corso dei secoli l'aspetto medievale è andato mano a mano svanendo quando per le esigenze abitative è stata riutilizzata aprendo finestre sulle sue mura e addossandogli altri edifici. Poco lontana dalle antiche fortificazioni di "Terra Vecchia", "Porta da Monte o Maggiore" è stata ricavata perforando le mura civiche, in epoca più tarda.
È sprovvista di opere difensive ed i beccatelli che la sormontano servivano a reggere i camminamenti che correvano lungo la cinta muraria; anche lo spessore delle muraglie e l'ampiezza dell'arco, testimoniano la scarsa propensione alla difesa di questo accesso.
La struttura fornisce valide informazioni su come potessero essere in origine le cortine murarie tardo trecentesche.
Bibliografia e Sitografia
http://www.avventuramarche.it/dettaglio_comune.asp?nome_comune=Monsampolo
https://www.habitualtourist.com/porta_da_mare%28arco_della_morte%29
https://www.habitualtourist.com/porta_maggiore%28monsampolo_del_tronto%29
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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