Maltignano (borgo fortificato, arco dei Carpani)

CENNI STORICI

L’origine di Maltignano si colloca tra il 90 e l’89 a. C., quando il suo territorio venne donato a un duunviro romano, Publio Maltino Basco, da cui deriva il nome della località. È situata a 307 metri s. l. m. Per molti secoli il paese rimase un semplice possedimento privato, forse una sorta di residenza patrizia di campagna. Successivamente il suo nome riapparse nei documenti dell’Ottocento, quando Carlo Magno donò la proprietà al Capitolo (il Consiglio di Canonici con il quale il vescovo amministrava la diocesi) della Chiesa ascolana. Così Maltignano divenne una Baronia, con peculiarità che la resero praticamente unica nel panorama istituzionale medievale. Dell’antico abitato, che prima del XV-XVI secolo era costituito solo dal Castello di cui oggi è visibile ben poco: in un punto si riconoscono i tratti di una torre e delle mura, della Porta Marina resta solo il fornice d’ingresso. ...» - «Arco dei Carpani. Dagli elementi stilistici, costituiti dall'arcone posteriore e dalla forma tipologica, la porta è databile intorno al XIII secolo. L'arco d'ingresso frontale è stato in larga parte ricostruito, e restaurato nel 2004.

Ingresso monumentale al centro storico di Maltignano, un tempo fortificazione di spicco delle difese cittadine.
Modificata nei secoli fino a ingentilirne le forme come si vedono oggi, viene eretta con la cinta muraria intorno al XVI secolo, per proteggere il borgo che si era sviluppato intorno al primo castello, feudo dei canonici del Capitolo della Cattedrale di Ascoli, saranno utilizzati i poveri materiali edili reperibili sul posto vari quali mattoni e pietrame vario. Non riuscirà a reggere il terribile assedio del marchese di Trivico durante la guerra del sale nel 1556, poi ripresa l'anno dopo dalle truppe ascolane di ritorno dal sacco di Campli, guidate del governatore dei castelli ascolani: Giovanni Antonio Toraldo.
Sul finire del secolo poi il paese venne occupato da numerosi briganti e fu necessaria una spedizione militare da parte degli ascolani, per liberarla dai criminali, nonostante tutto il problema si ripresenterà spesso in questo castello di confine. Perse le sue funzioni difensive l'accesso è stato riutilizzato come balconata dell'adiacente palazzo Carpani, dal quale prende anche il nome, restaurato per l'ultima volta nel 2004 restituendo l'opera così come la vediamo.
La struttura è collocata a meridione del paese ed era raggiungibile percorrendo una rampa oggi perduta, munita di una certa pendenza allo scopo di aumentarne la difendibilità, la perdita delle connotazioni militari non permette un'adeguata ricostruzione e si possono fare solo fantasiose ipotesi.
Lo stemma del castello di Maltignano sormonta l'arco di ingresso ornato da una cornice con un motivo a bugnato realizzato in mattoni ,
sopra le arcate si trova la grande terrazza con una balaustra in mattoni ornata da elementi in travertino. Nell'ambiente coperto si affaccia l'accesso ad una abitazione; difronte, sotto un arco murato, è stato ricavato un piccolo ambiente raggiungibile tramite una porta ed illuminato dalla piccola finestrella in facciata. L'interno non presenta una copertura a volta ma in travi di cemento rivestite in legno, l'uscita avviene attraverso un'altra arcata più piccola, sulla sinistra si nota il ponte che collega la balconata superiore al palazzo nobiliare.

Bibliografia e Sitografia

https://www.habitualtourist.com/arco_dei_carpani(maltignano)

http://www.terredelpiceno.it/comuni/maltignano/

Articoli di approfondimento

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XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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