Gropparello (castello)

CENNI STORICI

Le prime apparizioni della rocca nei documenti risalgono al lontano 840, quando venne assegnato al patrimonio vescovile dal vescovo Seufredo II, ma per una documentazione più ampia si deve attendere fino al 1200, quando il castello subì assedi e distruzioni da Oberto Pallavicino. C’è da notare infatti che la vita così turbolenta di questa rocca è dovuta principalmente al fatto di trovarsi unico presidio guelfo in terra piacentina.

Per tutto il Trecento, sono feudatari i Fulgosi, da cui si trae la leggenda del fantasma di Rosania, e nel 1464 fu ceduto da Franceso Sforza a Galeazzo Campofregoso, come ricompensa per i suoi servigi, mentre nel 1508 passa in mano a Carlo Borri di Milano.

Nel 1599 Ranuccio Farnese prende possesso del castello e ne fa un titolo ereditario, “conte di Gropparello”, da donare alla famiglia Anguissola, che ne terrà il dominio fino all’inizio del XIX secolo. La famiglia si estingue in questo periodo, e la rocca passa di mano in mano fino al significativo intervento del conte Ludovico Marazzani Visconti, che lo fece restaurare dall’architetto Guidotti.

Trasformato definitivamente in dimora signorile dal comm. Medioli, pervenne alla famigia Boselli ed attualmente è proprietà e residenza della famiglia Gibelli, meritevole di aver attuato una politica di conservazione delle radici storiche del castello, accompagnata da una grande apertura verso il pubblico, e di aver restituito un pezzetto di Medioevo ai più piccoli, sempre più schiavi di televisione e videogiochi, che così possono tornare a sognare avventura di dame e prodi cavalieri, risollevando passioni genuine e insieme insegnando le basi di un’importante cultura storica.  

Bibliografia e Sitografia

http://www.castellodigropparello.it/

Articoli di approfondimento

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EPOCA

IX sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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