CENNI STORICI
«Il paesino di Pompeiana sorge sulla villa rustica romana del fundus Pompeianum, da cui il nome della località, collegato alla mansio di Costa Balenae, la stazione di sosta per le merci che si trovava sulla litoranea via Julia Augusta e connessa alla vicina via per la Gallia. Durante il Medioevo, il borgo fu dei Clavesana e, a differenza dei territori circostanti, non fu donato dalla contessa Adelaide di Susa ai Benedettini di Santo Stefano, ma sentì comunque l'influenza dell'ordine monastico che a partire dal 1226 estese la sua autorità anche sulla chiesa di Santa Maria di Pompeiana e introdusse nuove colture, tra cui quella dell'ulivo, ancora largamente praticata. I due nuclei da cui il paese è costituito, divenuti possesso dei Lengueglia, ebbero in epoca moderna due storie differenti: quello superiore fu, dal 1472, feudo degli Spinola e poi, in seguito al matrimonio tra Maria Brigida Spinola e Marcantonio Gentile, celebrato nel 1695, dei Gentile, che lo amministrarono fino all'epoca napoleonica. Il nucleo inferiore, invece, venne inserito nella Podesteria di Taggia. Nel 1831 la parrocchia di Pompeiana, da sempre parte della diocesi di Albenga, entrò a far parte di quella di Ventimiglia; il paese divenne comune autonomo a partire dal 1815. Fin dal Medioevo il borgo fu minacciato dai pirati e anche in epoca moderna Pompeiana visse un periodo molto difficile quando, nel XIX secolo, moltissimi dei suoi abitanti, ridotti alla povertà per la crisi delle attività agricole, emigrarono in cerca di fortuna. Lo spopolamento fu massiccio e la situazione si aggravò quando, dopo il terremoto del 1887, più di cento famiglie abbandonarono il paese. Chi rimase si diede da fare per ricostruire gli edifici distrutti e per risollevare l'economia dedicandosi alla floricoltura che, insieme alla ripresa coltivazione dell'ulivo, costituisce ancora oggi un'importante attività produttiva. La bellezza del luogo e il felice stato di conservazione del centro storico hanno consentito a Pompeiana, nel XX secolo, di conseguire un notevole successo turistico. ... La parte superiore del paese, dotata di fortificazioni di cui restano importanti testimonianze architettoniche, è costituita da quattro borgate: Barbarasa, Case Soprane, Valloni e Conio. Questo borgo, oltre alle sue stradine strette e tortuose, ha conservato anche degli edifici nati con funzioni militari. Nella borgata di Barbarasa si può ammirare una torre cinquecentesca .... Anche la casa fortificata di Case Soprane rappresentava un sicuro rifugio per gli abitanti. Nella parte inferiore di Pompeiana si conserva un esempio di struttura militare nella torre dei Panei, a Costa Panera...».Bibliografia e Sitografia
http://www.rivieraligure.it/IT/pompeiana.k3c1199.htmArticoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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