CENNI STORICI
«Pescopennataro è senza dubbio tra i comuni più suggestivi dell'Alto Molise per gli ampi scenari offerti dalla Vallata del Sangro e dalle alture circostanti. In posizione paesaggistica invidiabile, uno sperone roccioso a mo' di denti su cui si innesta la parte alta dell'abitato, fu fondato in età normanna. Nel 1269 risulta denominato "Pesco lo Pignataro", mentre nei Re-gesti Angioini del 1315 risulta Pesclum o Pennataro, ove il toponimo Pesco indicherebbe la sua posizione a ridosso di grandi massi lapidei e "Pignataro o Pennataro" il probabile nome di un signore locale o una fabbrica artigianale di terraglie. Tuttavia, nel corso dei secoli ricorrono per questo antico castrum longobardo, vedetta dell'Alto Sangro, nomi quali Pesco lo Pignataro, Pesclo Pignataro, Pesclum, Pennataro, Pesclum Pignatarum e altri ancora. Un paese, quello distrutto durante la seconda guerra mondiale, che si presenta oggi nella parte antica (cui si accedeva tramite due porte, dette "di sopra" - ancora esistente - e "di sotto" - in macerie, come il resto del paese), ed una parte nuova, che si dispiega in una conca pianeggiante ai piedi del Monte S. Lorenzo e del Monte Torrione. Singolare appare al visitatore proprio la porta arcuata medioevale - quella "di sopra" - che apre ad una gradinata, che a sua volta reca alla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, edificata nel 1654 e ricostruita nel suo impianto primitivo dopo la sua distruzione negli anni di guerra. Nei suoi pressi sono anche i resti di un torrione».
Bibliografia e Sitografia
https://molisaninelmondo.it/il-borgo-di-pescopennataro-molise/
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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