Castelpizzuto (castello baronale)

CENNI STORICI

«Nel periodo medievale il borgo era conosciuto sotto il nome di Castrum Piczutum. Notizie certe risalgono al 1269, periodo di dominazione angioina, quando Carlo I d'Angiò concesse il feudo a Tommaso d'Evoli, signore di Monteroduni. Le notizie relative al castello a partire da quel momento sono inevitabilmente legate ai nomi dei suoi proprietari. Alla fine del XIII secolo il feudo fu diviso fra tre proprietari, per essere poi riunito nel 1316 sotto Alferio di Isernia che divenne l'unico possidente. La signoria dei d'Isernia durò sino agli albori del 1400, quando passò a Giacomo Gaetani. Successivamente la signoria passò alla famiglia Pandone, quindi ai Capace Galeota e di seguito alla famiglia d'Agostino. Nel 1575 Silvia d'Agostino vendette il feudo e il suo castello ai Conti Terzi, famiglia proveniente da Parma. Dal 1586 sino agli inizi del 1700 il castello conobbe numerosi proprietari, sino a tornare ai conti Terzi, che detennero il feudo sino all'eversione della feudalità. Ultimo titolare del castello fu il conte Pasquale Terzi. Il titolo di conti di Castelpizzuto è rimasto alla famiglia Terzi, che risiede a Napoli. Il castello ha la struttura imponente tipica delle fortezze militari medievali. Nell'edificio è inserita una torre angolare di forma cilindrica e mozza. In epoca rinascimentale subì le prime trasformazioni da fortezza ad abitazione residenziale. Nello scorso secolo il palazzo è stato diviso tra i nuovi proprietari, subendo ulteriori modifiche e divisioni interne. Il palazzo si affaccia davanti alla chiesa del paese, su una piccola piazza. La sua facciata originale è stata definitivamente compromessa, in parte è stata intonacata e sono state create nuove aperture. Nulla è rimasto della sua antica imponenza. Si distinguono due piani. Al primo piano, centralmente rispetto alla facciata, si apre il portone principale, in pietra con arco a tutto sesto. Alla sua destra vi è un altro portone, di dimensioni minori, anch'esso in pietra, che oggi probabilmente costituisce l'ingresso di un'altra abitazione. Ai due lati dei portoni vi sono oggi due garages. Nel piano superiore si aprono tre finestre di scarso valore artistico. Nello zona retrostante l'edificio si conserva la torre medievale circolare: questa si affaccia sul cortile, al quale si può accedere da un cancello posto a sinistra rispetto alla facciata. Il piano basso è quello che è riuscito a conservarsi meglio dai lavori di ristrutturazione e di adattamento che l'edificio ha subìto. Non è stato così per il secondo piano, radicalmente trasformato».

Bibliografia e Sitografia

https://www.turismoinmolise.com/castelpizzuto/

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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