Belmonte del Sannio (palazzo Caracciolo, torre longobarda)

CENNI STORICI

«Di sannitico a Belmonte non rimane più nulla di evidente, ma un qualche nucleo di quell’epoca molto probabilmente costituì il motivo di un insediamento in epoca longobarda, anche se le prime notizie si hanno dal periodo normanno immediatamente successivo. Anzi, in quest’epoca Belmonte doveva avere un nucleo urbano ben definito e di una certa importanza se è vero che un giorno vi si recarono importanti personaggi per sottoscrivere una donazione che si faceva, con il consenso di Oderisio dei conti di Borrello, alla chiesa del beato Lorenzo de Carcamo che era nel territorio limitrofo. Era il 12 marzo del 1166 ed erano presenti, tra gli altri, Rainaldo Montiorsario e Bonohomo Marticano. A quei tempi il feudo di Belmonte, che apparteneva ad Oderisio, aveva anche una rendita leggermente più alta della media, perché contribuiva a reggere due militi nell’esercito normanno, quando in genere i feudi di quel territorio ne mantenevano solo uno. Da ciò possiamo dedurre pure che un castello vi doveva essere e che il suo antico impianto sia nascosto all’interno dell’attuale palazzo baronale che occupa la parte più alta del paese. Un palazzo che ha perso molto del suo carattere originale e delle sovrapposizioni rinascimentali che oggi si vedono malamente sopravvivere tra infissi di alluminio che andrebbero sicuramente eliminati. A ciò si aggiunge che, per una damnatio memoriae, anche lo stemma della famiglia che lo trasformò radicalmente (probabilmente i Caracciolo) è stato abraso con cura sicché sul portale rimane uno scudo anonimo. Su una facciata secondaria, invece, sopravvive una pietra dall’incomprensibile blasone con un campo a due fasce, caricato di tre stelle, con l’epigrafe POST FATA RESURGO (Dopo la rovina risorgo)». «La parte più antica, costituita da vie strette e tortuose d'aspetto medievale, si sviluppa ai lati del paese. Belmonte del Sannio, è circondato da uno splendido paesaggio e ricco di costruzioni del XVI- XVIII secolo, tra i più importanti da ricordare: il Palazzo dei Principi Caracciolo (1650-1806), dimora dei baroni Lemmis, via rampa Pietro Lemme; la Torre Longobarda ( 1000 d.C.), via della Torre».

Bibliografia e Sitografia

https://fondoambiente.it/luoghi/belmonte-del-sannio?ldc

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.