Torrimpietra (fraz. di Fiumicino, torre di Pagliaccetto)

CENNI STORICI

In località Torre in Pietra si può ammirare la Torre di Pagliaccetto, costruita con funzioni difensive che deve il suo aspetto attuale a rifacimenti del XVI e XVII, quando la torretta venne usata come abitazione. È alta circa 12 metri dallo scoglio roccioso dove è arroccata e 20 metri da terra. La pianta è quadrata ed è costituita da parallelepipedi di calcare bianco, la scala esterna parte dalla roccia sottostante. La posizione che occupava le permetteva di controllare l’accesso alla tenuta ed al castello. La sua funzione era quella di difendere il borgo di Castiglione delle Monache, l’antico nucleo abitativo di Torre in Pietra in caso di assalto. La struttura doveva ospitare, in caso di assedio, gli abitanti del borgo e le mura dovevano resistere agli attacchi delle catapulte, le torri erano dotate di scale che in caso di pericolo venivano ritirate. Esisteva anche una cisterna per l’acqua potabile e magazzini per le provviste alimentari per poter resistere a lunghi assedi. La torre deve il nome “Pagliaccetto” ad una leggenda del diciottesimo secolo quando la tenuta era di proprietà dei Falconieri. Pagliaccetto era il nome del fattore del principe e di lui si narra che avesse una virtù magica, dal momento che aveva al suo servizio 99 folletti, che edificarono 99 fontanili ed un uliveto in una sola notte. Pagliaccetto sfidò un porcaro, anche lui con poteri magici, a tracciare un solco lungo fino al mare, e venne miseramente sconfitto con l’inganno. Pagliaccetto allora decise di scomparire in mare lanciando una maledizione. Un’altra leggenda racconta che un giorno il principe licenziò il fattore Pagliaccetto e, per magia, tutti gli animali lo seguirono, inducendo il principe a revocare il suo ordine.  L’area di Torre in Pietra e della Torre Pagliaccetto è di notevole importanza geologica. I primi ritrovamenti di strumenti litici e di fossili di mammiferi sono stati rinvenuti nel 1950. Gli strumenti scoperti in quegli anni furono considerati una delle più antiche testimonianze conosciute in Europa sulla presenza dell’uomo.

Bibliografia e Sitografia
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XVII sec.

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