Termoli (castello)

CENNI STORICI

«Il castello di Termoli è composto di 2 grandi volumi sovrapposti. Il 1°, che costituisce il basamento, ha la forma a tronco di piramide a pianta quadrata, è dotato di torrette circolari in corrispondenza dei quattro spigoli; il 2° è una torre, anch'essa quadrangolare, il "donjon", ma di dimensioni più ridotte, che poggia sul basamento ed ha una notevole altezza. L'edificio è realizzato con pietra calcarea e arenaria, entrambe in conci squadrati e no; sono visibili anche aggiunte di mattoni in diverse zone, effettuate nel corso dei secoli. Il suo aspetto ci disorienta circa il periodo di fondazione e le esatte motivazioni che giustificano la sua costruzione. Probabilmente l'impianto originario risale all'epoca normanna con solo scopo difensivo. In seguito, Federico II, nell'ambito di un preciso piano di riorganizzazione militare del reame, restaurò e potenziò le opere fortificate dei Normanni, tra cui anche quella di Termoli. Il piano terra, a quota leggermente superiore rispetto all'attuale piano stradale - anticamente interessato, in parte, da un fossato difensivo - è articolato in quattro grandi ambienti a pianta rettangolare e copertura a botte; gli ambienti erano comunicanti, tranne quello sul lato nord-est che, probabilmente in epoca federiciana, fu suddiviso in due sale, una delle quali con funzione di cisterna. Le sale erano adibite a magazzino e deposito; la comunicazione tra il piano terra e il 1° piano è attualmente possibile tramite due scale di epoca moderna, ma probabilmente, anticamente erano servite da scale lignee. Al 1° piano vi sono due sale denominate "Corridoi degli Arcieri", dove sono situate le quattro torrette circolari: questo in origine era l'unico accesso al castello, posto sul lato nord-est dove, in corrispondenza di una tamponatura moderna, si conservano le mensole funzionali allo scorrimento delle funi che, azionate da argani, permettevano l'apertura del ponte levatoio. Le sale dei Corridoi degli Arcieri, a pianta rettangolare e a copertura a botte, tra loro comunicanti, presentano inoltre numerose feritoie per arcieri, balestrieri e archibugiere. Da qui, tramite una scala lignea, si passava al terrazzo, da cui era possibile entrare nella torre centrale, abitualmente utilizzata come abitazione. Tale zona si sviluppa su tre piani, collegati tra loro da scalette in muratura, e risulta fortemente modificata dagli interventi di inizio secolo. È stato utilizzato come avamposto militare del territorio pugliese e per l'avvistamento e la segnalazione, e come posto di controllo e sosta-rifornimento sull'antica via di comunicazione che, lungo il mare, porta alla Capitanata.
Stato attuale. Oggi la parte alta del castello è presidiata dall'Aeronautica Militare che utilizza le stanze del torrione superiore, le quali sono state completamente stravolte. Sulla terrazza campeggia la stazione metereologica che deturpa l'intera architettura antica. Negli ambienti al piano terra, sulla destra dell'ingresso, vi sono alcuni vani, un tempo utilizzati come prigioni, interessanti per la presenza di scritte e disegni antichi. Al 1° piano, le gallerie di difesa sono solitamente utilizzate dall'Amministrazione comunale durante la stagione estiva, per ospitare mostre di pittura, fotografia etc. Complessivamente tutte le sale presentano caratteristiche analoghe e le feritoie sono chiuse da serramenti metallici; sia sulle volte che sui muri sono visibili integrazioni o totali sostituzioni dei materiali originari con mattoni, così come si notano anche malte di diversa colorazione e composizione. Le mura esterne sono state invase dalla vegetazione e sono vittima dell'azione erosiva dei venti, dell'acqua piovana e della salsedine, che nel corso dei secoli ha causato il distacco di grandi quantità di materiali dalla muratura, reintegrate con cemento».

Bibliografia e Sitografia

https://fondoambiente.it/luoghi/castello-svevo-termoli?ldc

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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