CASACALENDA (palazzo ducale de Sangro)

CENNI STORICI

Dell’antico “fortellitio” (cioè privo di corpo residenziale) di Kalene, di cui si parla per la prima volta nell’atto di vendita fatto nel 1510 dal duca di Termoli, Andrea di Capua, a Pirro Ametrano, non vi sono più tracce. Tale fortificazione fu, infatti, dagli stessi Ametrano, agli inizi della seconda metà del Cinquecento, inglobata nelle trasformazioni eseguite sull’area dell’originario impianto difensivo al fine di adeguarlo alle nuove esigenze della feudalità tesa soprattutto a godersi le ricchezze del feudo. Se si esaminano con attenzione le sovrapposizioni tardo-rinascimentali si nota come la conformazione originaria della struttura sia costituita da un unico corpo formato da una torre a base quadrangolare che si ergeva centralmente rispetto alle fortificazioni urbane. È probabile che l’originaria torre, con base a scarpa, subì delle trasformazioni già in epoca longobarda; non è da escludere infatti l’ipotesi che essa possa addirittura essere molto più antica e risalire al paesaggio preurbano dei secoli VII-IX. Durante la prima metà del XIX secolo il vano sotto la rampa principale d’ingresso venne utilizzato per l’alloggio delle truppe presenti in paese per la repressione del brigantaggio, mentre le stanze che si trovavano entrando sulla sinistra per molti anni furono la sede del Giudicato Regio. Fino al 1980 l’edificio si presentava come un insieme di costruzioni che seppur molto degradate erano adibite ad abitazioni. I diversi proprietari del palazzo hanno proceduto alle ristrutturazioni interne nonché all'intonacatura esterna del manufatto architettonico, che è terminata solo negli anni Novanta. Il castello possiede passaggi sotterranei che un tempo venivano usati come vie di fuga e di collegamento in caso di assedio.

Bibliografia e Sitografia

Palazzo di Sangro Casacalenda,post XII - ante metà-XV (beniculturali.it)

Articoli di approfondimento

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XII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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