Carpineto Sinello (castello o palazzo Bassi)

CENNI STORICI

Il Castello Bassi è sito sul punto più alto del monte Sorbo sulle cui pendici è arroccato il paese di Carpineto, affacciato sulla valle del Sinello. Il Castello si presenta come un edificio imponente e compatto, articolato in più corpi di fabbrica disposti attorno ad un piccolo cortile centrale. La prima menzione antica del sito risale al XII secolo  nel Catalogus Baronum; nel XIII secolo il feudo fu proprietà prima della potente famiglia Di Sangro per poi passare agli Acclozzamora. Tra la fine del Medioevo e il '500 la struttura divenne sede stabile di feudatari e vassalli, subendo una progressiva trasformazione da struttura difensiva a palazzo residenziale. A tal proposito fondamentali furono gli interventi subiti nel XVIII secolo per volere del barone Michele Bassi che ampliò e modificò notevolmente la struttura.

Tra i corpi che compongono il Castello, di grande rilievo è la torre posta a nord, sul punto più elevato dell'altura. La torre, a pianta quadrata, con scarpa nella parte inferiore e appiombo nella fascia superiore, è caratterizzata da cospicui spessori murari e costituisce l'elemento più antico del complesso architettonico; infatti sorta inizialmente isolata o integrata da un semplice recinto, è stata in epoche successive via via arricchita da una più articolata organizzazione difensiva. Attraverso una ripida rampa si giunge alla piccola corte su cui si affacciano alcuni locali, in passato adibiti a stalle e, superato il portale d'accesso, si arriva nel più ampio cortile interno attorno al quale si articola il fabbricato. Sul lato meridionale, con base a scarpa, si può notare una bocca da fuoco a protezione dell'ingresso; al di sotto del cornicione, come unica concessione ornamentale, vi sono poste singolari applicazioni in stucco raffiguranti teste di puttini. 

L'interno del palazzo è caratterizzato da uno scenografico scalone e da molti ambienti affrescati. Tuttavia il Castello attualmente versa in una condizione di forte degrado causato dal lungo stato di abbandono che ha accelerato il naturale processo di rovina del manufatto. Le principali cause del decadimento fisico e strutturale sono connesse certamente anche con la natura del sito, con la morfologia particolarmente accidentata, e con la composizione geologica del terreno su cui sorge il palazzo. Pertanto la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici dell'Aquila ha iniziato dal 1991, un intervento di recupero strutturale e consolidamento sul castello, tuttora in corso. Oggi il Castello non è accessibile a causa dei lavori in atto; a lavori ultimati è previsto un completo riutilizzo della struttura in chiave turistico-culturale con la creazione nel castello di ambienti espositivi, di un albergo, di un ristorante e di sale convegni.

 

Tra i corpi che compongono il Castello, di grande rilievo è la torre posta a nord, sul punto più elevato dell'altura. La torre, a pianta quadrata, con scarpa nella parte inferiore e appiombo nella fascia superiore, è caratterizzata da cospicui spessori murari e costituisce l'elemento più antico del complesso architettonico; infatti sorta inizialmente isolata o integrata da un semplice recinto, è stata in epoche successive via via arricchita da una più articolata organizzazione difensiva. Attraverso una ripida rampa si giunge alla piccola corte su cui si affacciano alcuni locali, in passato adibiti a stalle e, superato il portale d'accesso, si arriva nel più ampio cortile interno attorno al quale si articola il fabbricato. Sul lato meridionale, con base a scarpa, si può notare una bocca da fuoco a protezione dell'ingresso; al di sotto del cornicione, come unica concessione ornamentale, vi sono poste singolari applicazioni in stucco raffiguranti teste di puttini. 

L'interno del palazzo è caratterizzato da uno scenografico scalone e da molti ambienti affrescati. Tuttavia il Castello attualmente versa in una condizione di forte degrado causato dal lungo stato di abbandono che ha accelerato il naturale processo di rovina del manufatto. Le principali cause del decadimento fisico e strutturale sono connesse certamente anche con la natura del sito, con la morfologia particolarmente accidentata, e con la composizione geologica del terreno su cui sorge il palazzo. Pertanto la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici dell'Aquila ha iniziato dal 1991, un intervento di recupero strutturale e consolidamento sul castello, tuttora in corso. Oggi il Castello non è accessibile a causa dei lavori in atto; a lavori ultimati è previsto un completo riutilizzo della struttura in chiave turistico-culturale con la creazione nel castello di ambienti espositivi, di un albergo, di un ristorante e di sale convegni

Tra i corpi che compongono il Castello, di grande rilievo è la torre posta a nord, sul punto più elevato dell'altura. La torre, a pianta quadrata, con scarpa nella parte inferiore e appiombo nella fascia superiore, è caratterizzata da cospicui spessori murari e costituisce l'elemento più antico del complesso architettonico; infatti sorta inizialmente isolata o integrata da un semplice recinto, è stata in epoche successive via via arricchita da una più articolata organizzazione difensiva. Attraverso una ripida rampa si giunge alla piccola corte su cui si affacciano alcuni locali, in passato adibiti a stalle e, superato il portale d'accesso, si arriva nel più ampio cortile interno attorno al quale si articola il fabbricato. Sul lato meridionale, con base a scarpa, si può notare una bocca da fuoco a protezione dell'ingresso; al di sotto del cornicione, come unica concessione ornamentale, vi sono poste singolari applicazioni in stucco raffiguranti teste di puttini.  L'interno del palazzo è caratterizzato da uno scenografico scalone e da molti ambienti affrescati. Tuttavia il Castello attualmente versa in una condizione di forte degrado causato dal lungo stato di abbandono che ha accelerato il naturale processo di rovina del manufatto. Le principali cause del decadimento fisico e strutturale sono connesse certamente anche con la natura del sito, con la morfologia particolarmente accidentata, e con la composizione geologica del terreno su cui sorge il palazzo. Pertanto la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici dell'Aquila ha iniziato dal 1991, un intervento di recupero strutturale e consolidamento sul castello, tuttora in corso. Oggi il Castello non è accessibile a causa dei lavori in atto; a lavori ultimati è previsto un completo riutilizzo della struttura in chiave turistico-culturale con la creazione nel castello di ambienti espositivi, di un albergo, di un ristorante e di sale convegni.

Bibliografia e Sitografia

www.regione.abruzzo.it

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XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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