Capranica Palestrina (palazzo baronale Capranica Barberini)

CENNI STORICI

Il palazzo, che s’impone sul compatto tessuto edilizio del borgo di Capranica Prenestina, sorge su antiche preesistenze medievali di cui la struttura interna conserva ancora testimonianza. Alcuni locali del primo piano, tra cui la cosiddetta “legnara”, conservano infatti delle mensole lignee che sorreggono le travi e una porticina in pietra con mensolina appartenenti presumibilmente ad una più modesta costruzione risalente al XIV-XV secolo. In questi ambienti si vuole che abbia avuto i natali il cardinale Domenico Capranica (1400-1458), umanista e mecenate, fondatore a Roma dell’Almo Collegio Capranica, la cui memoria è conservata nell’iscrizione posta all’interno della chiesa di S. Maria Maddalena. L’edificio attuale sorse, quindi, sovrapponendosi alle antiche strutture e inglobandole al suo interno nel secolo XVI, in due fasi edilizie distanti tra loro trenta o quaranta anni. La prima fase risalirebbe a Giuliano II Capranica, pronipote del cardinale Domenico, cui si deve anche l’erezione della chiesa parrocchiale nel 1520. Al secondo-terzo decennio del XVI secolo vanno riferite le finestre, che nella loro nitida compostezza formale risentono del più genuino stile rinascimentale e che nelle mensole a voluta sorreggenti le cornici aggettanti si richiamano direttamente all’opera di Donato Bramante, come del resto il progetto della cupola e del tiburio di S. Maria Maddalena. La seconda fase costruttiva del Palazzo fu condotta, probabilmente, da Angelo Capranica, pronipote di Giuliano II, il primo a divenire signore feudale del luogo quando, nel 1568, lo acquistò dal principe Domenico Massimo. Egli trasformò l’edificio dando unità al nuovo corpo di fabbrica e alle preesistenze fino all’altezza di un terzo ordine di finestre. Con l’occasione si terminò la decorazione seguendo lo stile del primo periodo, si definì il grande ingresso bugnato sormontato da un balcone, si rifinirono con grossi conci squadrati gli spigoli laterali e si realizzò la gradinata di accesso. All’interno i lavori riguardarono la costruzione dello scalone e del grande salone rettangolare. All’esterno il Palazzo conserva ancora intatta la sua nobile struttura cinquecentesca che si articola tra la fitta tessitura a opera incerta in pietra calcarea locale e le membrature architettoniche nitidamente definite. All’interno esso è stato quasi totalmente ristrutturato; mantiene, tuttavia, alcune strutture originarie con volte a crociera nei locali dei piani inferiori. La massiccia torre che si addossa al Palazzo sulla destra dovrebbe essere coeva alla prima fase edilizia di quest’ultimo.

Bibliografia e Sitografia

http://api.culturalazio.it/montiprenestini/capranica-prenestina.aspx

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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