CENNI STORICI
Torre Selce si staglia sulla sinistra della Via Appia Antica, quasi 200 m dopo il Sepolcro dei Grifi. L’imponente struttura, che prende il nome dal materiale edilizio impiegato, fu costruita nel XII secolo dalla famiglia degli Astalli per controllare il territorio circostante. Un grande tumulo del I secolo a.C. fu sfruttato come basamento per innalzare la torre dalla tipica tecnica edilizia a fasce bianche e nere realizzate con l’impiego di scaglie di selce, peperino, marmo e travertino, che rendeva visibile l’edificio anche da grandi distanze» - «Nella tranquillità dell’Appia Antica, all’altezza del IV miglio, si stagliano i ruderi sullo sfondo della foto, che sono imputabili alla “Torre Selce” databile al XII secolo. Pur non essendo stato rinvenuto alcun reperto si pensa sia innestata al di sopra di un grande mausoleo romano. Il termine “selce” deriva probabilmente dalle scaglie di questo materiale miste a travertino, marmo e peperino, di cui è rivestita. Di questo edificio sappiamo che nel XVII secolo era una costruzione merlata all’interno di un alto recinto, grazie ai disegni del catasto di Alessandro VII giunti fino a noi. Comunque la prima citazione ufficiale di Torre Selce si trova in un documento del 1150 in cui l’Imperatore Corrado III la cedette ai monaci di S. Gregorio che la possederono a lungo, quasi certamente fino a tutto il 1300.
Bibliografia e Sitografia
https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/luoghi/via-appia-antica/torre-selce/
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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