CAMPODIMELE (mura e torri)

CENNI STORICI

Il comune di Campodimele è un piccolo gioiello della regione Lazio, e uno dei migliori borghi da visitare in provincia di Latina.

Con poco più di 700 abitanti, è un comune di piccolissime dimensioni che, nonostante questo, riesce a custodire dei tesori di livello come la Chiesa di San Michele Arcangelo e il Monastero di Sant'Onofrio.

MURA E TORRI :

Il comune di Campodimele ha sofferto per secoli il suo isolamento non subendo rilevanti fenomeni di crescita urbana e demografica, rimanendo, pertanto, racchiuso nel suo originario impianto, costituito da una cinta muraria, intervallata da dodici torri e da porte di accesso. Solo negli ultimi anni si va attuando una modesta crescita fuori dall’abitato con il consolidamento di un piccolo nucleo abitato nel piano (Taverna). L'attribuzione del nome Campodimele deriverebbe dal latino "Campus Mellis" ossia Campo di Miele perché sul promontorio dove oggi sorge il paese vi era un'abbondante produzione di miele. Alcuni ritengono invece che il nome derivi da Campo Metallo che in ebraico significa campo fortificato e, a tutt'oggi, la cinta di mura, quasi integra dal XII secolo, con le dodici torri cilindriche che racchiudono il tessuto urbano, le conferiscono l'aspetto di un antico borgo medievale. Campodimele sarebbe sorta sulle rovine di Apiola, antichissima città latina, assediata, conquistata e distrutta nel VI secolo a. C. da Tarquinio Prisco, i cui ruderi esistono ancora a 6 Km. dall'attuale centro storico. Notizie di Campodimele come centro abitato si hanno nel VI secolo con l'arrivo dei Longobardi, ma si ritiene che il paese avesse già svolto un suo ruolo nei secoli precedenti, nelle vicende connesse ai ducati di Fondi e di Gaeta e del Monastero di Montecassino. Sembra che proprio in questo piccolo paese, tranquillo e isolato si sia rifugiata nel XVI secolo la bella Giulia Gonzaga, vedova di Vespasiano Colonna quando, nelle tragiche notti tra il 5 e il 6 agosto, il corsaro Kaireddin Barbarossa tentò di rapirla nella vicina Fondi. Da visitare: la cinta muraria che potrebbe risalire, nel suo primo impianto, all'XI secolo. Essa risulta intervallata da dodici torri e da porte di accesso. Nell'aspetto attuale essa risale al XIV secolo ed all'avvento delle prime armi da fuoco, proprio per la presenza di torri circolari, munite di saettiere e fori per il puntamento, in parte celati dai recenti restauri. È in buona parte intatta anche se alcune ristrutturazioni recenti e, in particolare, l'inserimento di balconi ne alterano in parte l'aspetto complessivo.

Sorto intorno ad un antico castello, il borgo di Campodimele doveva essere dotato di un sistema di mura e torri di cui sono ancora oggi visibili alcune tracce nel suo impianto urbanistico spiccatamente medievale. Grazie ad una serie di interventi di recupero risalenti agli anni Novanta, il borgo di Campodimele ha visto le antiche mura tornare all’originale splendore, dotate di un camminamentolungo il quale è possibile fare delle passeggiate con vista sulla Valle del Liri e i Monti Aurunci.

Elementi tipici dell’architettura medievale sono, del resto, le piccole piazze e gli slarghi che caratterizzano il suo tessuto urbanistico, dolcemente dominato dal campanile della Chiesa Parrocchiale che ne definisce il profilo rendendolo inconfondibile anche da lontano. Camminando nel suo centro antico, su strade in pietra e gradinate, sembra di essere in un piccolo mondo d’altri tempi, ‘premiato’ dal riconoscimento dei Borghi più belli d’Italia e dalla Bandiera Arancione del Touring Club.

Oltre ad essere un borgo di grande bellezza, Campodimele è anche noto per essere il paese della longevità. Sono in tanti gli anziani che popolano le sue strade, e la cui ‘ricetta’ per una vita lunga e sana è da ricercare nell’aria buona del borgo, nella lentezza dei suoi ritmi quotidiani e nel mangiare bene.

Sia le donne che gli uomini qui vivono a lungo, mediamente 84 anni le prime e 77 i secondi, spesso in buona salute; una condizione che ancora oggi è oggetto di studi scientifici e medici che mirano a scoprirne le cause specifiche.

 

Bibliografia e Sitografia

https://www.paesionline.it/italia/guida-campodimele

https://www.visititaly.it/mura-torri-e-porte/lazio/campodimele.aspx

Articoli di approfondimento

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XIV sec.

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