Cervara di Roma (ruderi della rocca Colonna o della Prugna)

CENNI STORICI

«Il primo documento medievale in cui è menzionata Cervara è la grande donazione alla data 21 agosto 883, con la quale Cesario "dux e consul", dona all'Abbazia Sublacense molte terre, tra cui il "mons qui vocatur Cervaria". Alcuni studiosi, infatti, sostengono che già nell'867 la zona fosse proprietà dell'abbazia di Subiaco che vi avrebbe costruito un borgo fortificato, mentre altri attribuiscono la sua fondazione ad un gruppo di Saraceni sfuggiti alla sconfitta del 916 a Vicovaro. Quel che è certo è che Cervara nell'XI secolo era una fortezza nelle mani dei Benedettini e ad essi rimase, tra le alterne vicende, fino alla seconda metà del XVIII secolo. Con il passaggio della località al dominio dell'Abbazia di Subiaco, possesso confermato nel 996 da una bolla di papa Gregorio V, gli abati stabilirono di costruire una rocca nel punto più impervio del monte, quale luogo di difesa contro i Saraceni. Dal 1273 la Rocca, divenuta inespugnabile fortezza militare, fu assediata da Pelagio, un monaco scismatico, che si proclamò Abate e si impadronì di Cervara, del Castello e della Rocca, per tre anni. Nel 1276 il feudo fu sopraffatto dall'esercito pontificio che, sotto la guida di Guglielmo di Borgogna, inviato da Innocenzo V con un'armata contro il ribelle, riuscì a recuperarla dopo due lunghi mesi di assedio. La fortezza raggiunse il suo massimo splendore all'epoca di Pompeo Colonna (1508), quando, divenuto un importante centro di transumanza, l'abitato del castello assunse l'aspetto che ancora conserva e la comunità si dette un primo statuto (1536). Posto al confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli, dal XVI secolo ad oggi, il paese fu nuovamente teatro di violenze e gravemente minacciato quando i briganti di Marco Sciarra distrussero il vicino paese di Prugna. Nei secoli successivi, durante i quali la fortezza antica, perdendo il ruolo difensivo, andava decadendo non si registrano avvenimenti particolari. Ciò nonostante, le bellezze paesaggistiche e i tesori dell'arte, unite ad un ricco patrimonio di tradizioni e di storia, rendono Cervara, sin dai primi dell'Ottocento, una meta privilegiata da artisti stranieri che ne traggono una fonte inesauribile di ispirazione».

Bibliografia e Sitografia

https://castelliere.blogspot.com/2014/03/il-castello-di-domenica-30-marzo.html

Articoli di approfondimento

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XII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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