CENNI STORICI
«Torre civica inaugurata nel 1489. La Torre del Bordello fu costruita nel 1489 ed era destinata anche ad archivio comunale. Prese il nome da un edificio vicino, "il castelletto" utilizzato come postribolo. Venne abbassata in seguito ai danni provocati dal terremoto del 1832. L’altezza di questo primitivo edificio era di 38 metri ed è tuttora facilmente riconoscibile nello spigolo nord-ovest caratterizzato da pietra arenaria di Canossa. Nel corso del XVI secolo la torre fu portata all’altezza attuale (51 metri) in due fasi successive; lo dimostrano le tracce di merlature riscontrabili poco al di sopra delle finestre maggiori. Il 28 novembre 1478 gli Anziani (corrispondono agli attuali consiglieri comunali) della Comunità Reggiana decisero di porre mano alla ristrutturazione di tutta l’ala orientale del loro palazzo. Vennero incaricati di studiare la cosa Opizone Ruggeri, Aliprando Arlotti, Paolo Tamaroni, Grisanto Scapoli, Ugolino Falconi e Prospero Pratonieri, i quali elaborarono un progetto che comprendeva la costruzione di una nuova torre destinata all’archivio. La già allora presente scarsità di risorse finanziarie e l’altrettanto presente celerità della burocrazia fecero si che i lavori venissero appaltati solamente nel 1489. Incaricato della costruzione fu l’architetto Girolamo Casotti che agli inizi del 1490 gettò le fondamenta alla profondità di nove braccia rispetto al piano della via. L’altezza di questo primitivo edificio era di 38 metri ed è tuttora facilmente riconoscibile nello spigolo nord-ovest caratterizzato da pietra arenaria di Canossa. Nel corso del XVI secolo la torre fu portata all’altezza attuale (51 metri) in due fasi successive; lo dimostrano le tracce di merlature riscontrabili poco al di sopra delle finestre maggiori. Nel 1633 la campana maggiore dell’antica torre del Comune (attuale torre dell’orologio) venne trasferita nella torre dell’archivio. Nel 1677 la campana si ruppe e fu necessario rifonderla. L’operazione venne eseguita da Francesco Capelli e Dionigi Filippi. Lo stemma della Comunità ed i Santi Protettori Grisanto e Daria vennero modellati da Giacomo Carboni. Questa è la campana che esiste tuttora. La torre venne danneggiata da scosse multiple di terremoto l’11 e il 12 marzo 1832, per questo motivo la Comunità stabilì di abbassarne l’altezza di 12 braccia. Si oppose l’architetto Luigi Croppi che ritenne di poter conservare la torre in tutta la sua altezza. Il tempo ha dato ragione al ecnico. Nel caso dei due conflitti mondiali sulla torre furono collocati due osservatori antiaerei. Negli anni 1986-89 tutta la struttura fu completamente ristrutturata dall’ing. Daniele Pecorini. Resta da chiarire l’origine del nome di uso comune di “Torre del Bordello”. La spiegazione è assai semplice. Il primo gennaio 1469 gli Anziani comunicano al duca Borso I d’Este d’aver costruito “un casteleto nel quale avessero a stare ed habitare le meretrici”. L’area di detto edificio era contigua a quella poi occupata dalla torre. È curioso ricordare che la gestione di tale pubblico esercizio costituisce un poco glorioso monopolio del Comune. Il vicolo che congiunge via Toschi a Piazza Casotti mantenne ufficialmente il nome poco edificante di “Vicolo del Bordello” sino al 1851. In quell’anno l’arciprete della Cattedrale invitò l’amministrazione comunale a considerare quanto fosse inopportuno conservare alla viuzza un nome così disdicevole. La sua richiesta venne accolta e la via ottenne il nome assai più onorevole di “Vicolo Arcipretura”».
Bibliografia e Sitografia
http://www.municipio.re.it/iat/iatRE.nsf/schede/0627880CE10D5701C1256949004E6F96?OpenDocument
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