CENNI STORICI
Una torre [nell'Isola Tiberina] fa da testata a ponte Fabricio: è quanto rimane di un complesso di edifici costruiti nell'arco di quattro secoli a ridosso del primo elemento architettonico che è appunto la torre eretta dai Pierleoni nel X secolo. La torre è nota come "torre della Pulzella" per la piccola testa marmorea raffigurante una giovinetta inserita nel paramento di mattoni, databile al I secolo d.C. Il palazzo fu residenza della famiglia Pierleoni fino al XII secolo, quando passò ai Caetani che ne fecero la loro residenza dopo averci costruito intorno diversi palazzetti ed aver inglobato nel complesso anche la chiesa di S.Bartolomeo. La famiglia risiedette qui fino al 1470, sottoponendo tutti gli edifici a frequenti restauri perché il complesso era continuamente eroso dalle intemperie e dalle piene del Tevere. La situazione del complesso precipitò con la terribile piena del 1557, che travolse la torre e le annesse costruzioni, nonché la parte destra della chiesa. Degna di menzione la presenza nell'edificio di Matilde di Canossa e papa Vittore III, quando qui si nascosero per sfuggire alle insidie dell'esercito dell'antipapa Clemente II: la torre funzionò pertanto da sede pontificia, anche se soltanto per pochi mesi. Nel 1639 l'edificio fu rilevato dal cardinale Barberini che, dopo averlo restaurato, lo donò al convento dei frati Minori francescani, i quali lo destinarono principalmente all'assistenza dei malati, tanto che negli anni successivi al 1656, dopo la tremenda pestilenza abbattutasi su Roma, l'edificio era comunemente conosciuto con il nome di "Lazzaretto Brutto". Nella seconda metà del XVIII secolo al pianterreno si insediò l'Oratorio dei Devoti di Gesù al Calvario o "Sacconi Rossi", una confraternita la cui attività consisteva principalmente nel dare degna sepoltura a quanti annegavano nel Tevere. Dopo il 1870 il palazzo fu suddiviso: i primi due piani e la torre divennero proprietà dello Stato Italiano che lo cedette poi al Comune di Roma, mentre il piano terra ed il mezzanino divennero proprietà private. Nel 1891 il Comune di Roma affittò la propria parte alle Opere Pie Ricovero Israeliti Vecchi e Invalidi, ospedale presente nel palazzo fino agli anni '60. Dal 1986, a seguito di una delibera comunale, il palazzo è stato designato a sede del Museo Storico dell'Isola Tiberina. ...» - «...L’edificio presenta una cortina di laterizi a vista; dalla parte del Tevere è visibile il basamento a scarpata, con fondazione a scaglie marmoree. I fianchi mostrano i tre ordini di finestre antiche, conservanti in parte le mostre marmoree. Il coronamento è a mensole di marmo, con tetto a quattro spioventi. Nella muratura è inserita una mensola di reimpiego di età romana e, presso l'angolo che guarda il ponte, un frammento di ritratto del tardo impero, una piccola testa marmorea raffigurante una giovane donna, oggi scarsamente riconoscibile, che ha valso alla torre l’appellativo di "Torre della Pulzella.
Bibliografia e Sitografia
http://www.romasegreta.it/ripa/isola-tiberina.html
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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