Torre del Greco (torre di Bassano)

CENNI STORICI
La Torre di Bassano, così chiamata dalla località in cui si trova, fu fatta costruire dall'Università torrese nel quadro generale di difesa disposto dal viceré de Ribera. Fu imposto un contributo straordinario secondo il numero dei "fuochi", cioè delle famiglie esistenti nel territorio. I lavori di costruzione furono diretti dall'ingegnere regio Marco Altobello. Posta in posizione dominante su uno sperone roccioso affacciantesi sul mare, essa ha forma quadrangolare, muraglie spesse e scarpate all'esterno; all'interno il piano terreno con i magazzini, il secondo con gli alloggi delle guardie, il terzo, che è una terrazza scoperta, con le postazioni per artiglierie consistenti in colubrine e petriere e con una fornacella per le fumate di giorno e i fuochi di notte per le segnalazioni. Le vedette erano in guardia costantemente o almeno nei periodi di maggior pericolo e segnalavano l'arrivo all'orizzonte di navi corsare; uomini a cavallo, detti "cavallari" accorrevano poi a spron battuto nell'abitato e, al suon di trombe o di corni, esortavano tutti ad abbandonare le case e fuggire fra le campagne» - «La torre di Bassano è una delle tante torri di avvistamento situate lungo la costiera amalfitana. Fu costruita nel 1563 in prossimità della cala di Fuenti, in cui i pirati saraceni ormeggiavano le loro feluche e da cui partivano per le numerose scorrerie. Proprio una di queste incursioni, pochi anni prima, era costata cara alla vicina Cetara, che fu completamente distrutta, con 300 abitanti deportati; capo dell'assalto era stato il famigerato Sinan Bassà (più famoso col nome temibile di Ariadeno Barbarossa), dal quale sembra che derivi il nome della torre. Nei pressi immediati della torre nei primi anni Sessanta venne costruito il mega-hotel Fuenti, poi divenuto tristemente noto come "mostro di Fuenti".
Bibliografia e Sitografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Bassano https://www.torrebassano.it/
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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