SCANELLO di LOIANO (palazzo Loup)

CENNI STORICI

«Palazzo Loup, più anticamente Villa della Fratte, è un’antica dimora settecentesca che sorge in località Scanello, comune di Loiano a 30 Km da Bologna sulla statale della Futa. Le tracce del suo passato sono precedenti, essendo stato costruito sui ruderi del Castello di Scanello di origine medioevale, all’epoca in cui questi terreni erano di proprietà di Matilde di Canossa, successivamente donati all’arcivescovo di Pisa. Nella sua storia transitarono nobili famiglie come i Calderini, i Taruffi e i Massa che ebbero l’onore di ospitare, nel 1805, il papa Pio VII che, nel suo viaggio verso Roma, sostò presso la Villa per ristorarsi dal lungo viaggio che lo aveva condotto a Parigi per l’incoronazione a imperatore di Napoleone Bonaparte. Il nome Loup rimane a memoria dell’illustre proprietario Luigi Loup , nobile agronomo Svizzero, uomo di mentalità aperta ed innovatrice, acuto ed attivo nella vita politica del tempo, che seppe trasformare la tenuta di Scanello in un esempio di azienda agricola moderna e razionale. Sotto la sua “reggenza”, si celebra quello che gli storici riconoscono come il “Convegno Segreto di Scanello”, tenutosi nel 1859, volto all’unificazione doganale e monetaria dei vari regni e ducati che formavano la struttura politica del centro-nord italia alla vigilia della riunificazione del Regno sotto la sovranità di Vittorio Emanuele II. Vi presero parte i più importanti personaggi della scena politica del tempo: Marco Minghetti, Bettino Ricasoli, Luigi Carlo Farini, Leonetto Cipriani, Rodolfo Audinot. Luigi Loup, il proprietario dell’epoca del Palazzo che ha assunto il suo nome, mise a disposizione la sua residenza per il convegno con il quale si compì un passo importante verso l'unificazione nazionale, in virtù della breve distanza della residenza dal confine bolognese e fiorentino, ma anche per il forte rapporto di amicizia personale e di identità di vedute che lo legava ai più importanti personaggi bolognesi del Risorgimento. Quando ospitò il convegno aveva quarantotto anni ed era stato da pochi giorni inserito nella Commissione per la revisione del debito pubblico. Con quel convegno si compiva un passo importante verso l'unificazione nazionale, ma soprattutto venne decisa l’adozione della lira quale moneta unica italiana, che avrebbe avuto corso regolare fino al 1°marzo 2002. Una targa apposta da Luigi Loup al piano nobile della residenza testimonia lo storico incontro. ...».

Bibliografia e Sitografia

http://www.palazzo-loup.it/ita/la-nostra-storia

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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