CENNI STORICI
Il Castello, chiamato degli Anguillara (ultima potente famiglia ad averne possesso), fu costruito intorno alla metà dell’XI secolo dagli esponenti della potente famiglia Di Vico, come presidio su un dirupo allora inaccessibile, proprio per vigilare, con la sua Torre d’Oriente, sulla piana del Tevere, da dove si temevano attacchi offensivi. Del Castello resta uno sperone del torrione occidentale e la torre orientale, probabilmente torrione di difesa. Dopo alterne vicende storiche diverrà proprietà della famiglia Anguillara, di cui vediamo lo stemma sull’antica porta d’ingresso. Sul piazzale d’ingresso del Castello vi è un ambone in peperino di forma semicircolare, che nella parte superiore contiene una piccola nicchia con immagine sacra, è concluso da timpano con cornice. Il corpo della bigoncia, superiormente bordato, poggia su una base appena sporgente, ornata da nastri intrecciati e terminante con appendice a forma di ghianda. Nella parte centrale c’è un sole irraggiante che circoscrive la sigla IHS, simbolo bernardiniano. Secolo XV- XVI» - «Quello che oggi si chiama Castello degli Anguillara perché fu l’ultima potente famiglia ad averne il possesso, fu costruito intorno alla metà del XI sec. dagli esponenti della famiglia Di Vico, potenti Ufficiali Prefetti di Roma. Il castello, nella funzione propriamente detta (da castrum, cioè accampamento militare), fu eretto come presidio su un dirupo allora inaccessibile, proprio per vigilare, con la sua torre d’oriente sulla piana del Tevere, da dove si temevano attacchi offensivi. Come tutti i castelli nelle alture vicine aventi le stesse funzioni, anche questo di Canepina subisce, nelle alterne vicende, i vari domini. Quando poi, alla fine del 1800 la famiglia degli Anguillara si trova in difficoltà economiche, una parte del castello viene frazionata in appartamenti civili e venduta direttamente aUna veduta del Castello degli Anguillara singoli privati; la parte restante, forse in cambio di qualche favore ricevuto, viene donata alla famiglia Rem - Picci come vitalizio. Ai primi del 1900 anche Rem - Picci fraziona in appartamenti civili l’altra parte che vende, donando la torre d’oriente, la più piccola, al comune di Canepina, il quale allestirà all’interno un museo della flora e della fauna, ora chiuso. Sul piazzale d’ingresso del castello, dove si immagina chiaramente vi fosse un tempo il ponte levatoio, vi è tuttora un pulpito da dove si dice (la notizia è tramandata solo verbalmente), che predicò san Bernardino da Siena.
Bibliografia e Sitografia
Castello degli Anguillara di Faleria | In Agro Falisco
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI