CENNI STORICI
La nascita del "castrum Arnaria" risale probabilmente ai secoli X-XI e dovette gravitare in origine tra i possedimenti dell'Abbazia di Farfa. Le prime notizie sul castello risalgono al 1254, anno in cui il castello di Ornaro risulta essere in possesso dei Brancaleoni di Romanea, in mano ai quali rimase sino al 1480, anno in cui Brigida, figlia di Giovanni Andrea Brancaleoni lo portò in dote alla famiglia Orsini di Castel S. Angelo, sposando Troilo, figlio di Giovanni Orsini. Nel 1513 fu occupato da Girolama Santacroce, vedova di Troilo Orsini, e successivamente restituito per volontà di Leone X; venne poi usurpato da Violante Orsini a Fanciotto d'Orsì, del ramo Orsini di Monterotondo. Fu devoluto allo Stato Pontificio nel 1604, alla morte di Enrico Orsini e con la transazione del 1641 i discendenti rinunziarono a continuare il processo di rivendicazione. Nel 1600 aveva 40 fuochi. Rimase alla Camera Apostolica che, in seguito, concesse in enfiteusi le rendite e i beni camerali del feudo a diverse famiglie ornaresi: i Lucantoni (1779), i Costantini, i Maoli, i Salzeri, i Lattanzi. Già comune autonomo, durante l'occupazione francese è incluso dapprima (1798) nel dipartimento del Clitunno, cantone di Poggio Mirteto, per divenire poi appodiato a Poggio S. Lorenzo (1810). Con la restaurazione e la riforma del 1816, è incluso nella provincia di Sabina, delegazione di Rieti, distretto di Rieti, come appodiato di Monte S. Giovanni in Sabina. Nel riparto territoriale del 1817, e in quelli successivi del 1827 e 1831, risulta appodiato a Belmonte in Sabina; dal 1873 è confluito in Torricella in Sabina di cui tuttora costituisce frazione.
Bibliografia e Sitografia
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=11552
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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EPOCA
XIII sec.
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Restaurato
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