Morro Reatino (torre di Morro Vecchio)

CENNI STORICI

Ai margini della conca reatina, poco prima che il Velino s'immetta nel piano di Canale, su un piccolo rilievo sorge la Torre di Morro Vecchio, nobile testimonianza di un castello abbandonato. Un castello senza nome, che ebbe una certa importanza militare per la posizione strategica che consentiva il controllo delle vie d'acqua e di terra tra la Valle di Rieti e quella del Nera. È probabile che questo castello sia stato fondato dai Nobili di Labro, che esercitarono in questa zona un'egemonia territoriale per tutto il Medioevo. Il sito è rilevante dal punto di vista archeologico: presenta uno stato di conservazione delle strutture molto buono e ha permesso di recuperare, durante ricognizioni di superficie, numerosi reperti. Si tratta di frammenti di ceramica a vetrina pesante, risalenti all'XI sec., di produzione romana e scorie di fusione di metalli ferrosi. Dunque, un insediamento non solo legato all'agricoltura e all'allevamento, ma anche centro di produzione artigianale e luogo di scambio per merci importate, che venivano probabilmente vendute in un piccolo mercato locale. Recenti scavi archeologici hanno riportato in luce parti delle antiche strutture, tra le quali il Palazzo Signorile. Per giungere alla torre si percorre da Rieti la S.S. Ternana fino alla località Ponte Crispolti dove si svolta a sinistra e si prosegue lungo la strada per 5 km, fino al paese di Colli sul Velino. Prima di iniziare la salita, in corrispondenza del ponte sul canale di Santa Susanna, sulla sinistra si può osservare la Torre di Morro Vecchio.

Bibliografia e Sitografia

http://www.informaturismo.it/content/view/114

 

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XII sec.

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