Carpena (fraz. di Riccò del Golfo, resti del castello)

CENNI STORICI

«Le prime testimonianze della presenza nella zona sotto il Monte Parodi di un castello o comunque di una più modesta fortificazione (rocchetta) risalgono al 1165; ne era signore certo Enrichetto detto "Da Carpena". Durante la guerra che in quegli anni opponeva Genova a Pisa, Enrichetto si schierò con quest' ultima e dovette così subire l' assalto dei genovesi che incendiarono il castello e lo costrinsero ad abbandonare il feudo. Nel XII secolo la piccola nobiltà della zona coi rispettivi possedimenti, si riunì in una consorteria e il castello di Carpena ne divenne il capoluogo. Nel 1221 Carpena, sotto la signoria di Giovanni della Turca, era annoverata tra i vassalli della Repubblica di Genova che nel 1273 la elevò a podesteria con giurisdizione su un vasto territorio che comprendeva il Golfo della Spezia, le Cinque Terre e parte della bassa Val di Vara. Intanto il piccolo borgo di pescatori di Spezia si ingrandiva sia economicamente sia demograficamente, tanto che nel 1343 divenne una podesteria autonoma acquisendo buona parte del territorio di Carpena. Il rancore mai sopito alimentò un contrasto continuo con gli spezzini, fino ad arrivare alla tragedia. Nel 1411 scoppiò la guerra fra genovesi e fiorentini. Carpena si alleò con i toscani in odio alla "genovese" Spezia che, a sua volta, rinforzò con le proprie milizie le schiere di Antonio Doria, quando questi, l'anno seguente, assalì il castello di Carpena. I carpenesi, pur resistendo valorosamente, alla fine dovettero cedere alla preponderanza dell' avversario. Fu un massacro. Centinaia di abitanti morirono nei combattimenti, molti furono giustiziati. Il maniero fu raso al suolo, ai superstiti fu impedito di tornare sulle loro terre e per lungo tempo la zona rimase disabitata. Tuttavia, a mo' di nemesi, un secolo dopo quei tragici fatti, nel borgo venne alla luce un certo Antonio poi detto da Carpena, allievo di Raffaello Sanzio, che insieme al sarzanese Fiasella è stato il più illustre rappresentante locale della pittura del Rinascimento. ... Oggi, di quello che fu il capoluogo di un'importante podesteria, rimane un gruppo di case con poche decine di abitanti, arroccate su un rilievo (498 m.t. s.l.m.), appena sotto il crinale che lo separa dalla costa di Riomaggiore».

Bibliografia e Sitografia

http://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0700111243

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XII sec.

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