CENNI STORICI
La trasformazione del castello risale alla fine del Seicento, attuata dai Marchesi Malvicini Fontana che ne fecero una signorile residenza con ampie e curate cantine. Un’ultima ristrutturazione è stata recentemente eseguita dagli attuali proprietari che hanno adeguato l’edificio all’accoglienza turistica senza alterarne le caratteristiche architettoniche e recuperando la torre del Mille in cui era collocato il “pozzo delle lame” di epoca feudale. Vicobarone, di origine romana, trae il nome da un ‘Vicus Varroni’ di epoca imperiale ed è nota come “Vici Baruni” a partire dall’anno 833. Possedimento del monastero di Bobbio e considerata una delle prime comunità organizzate della zona, si ingrandì grazie alle numerose e importanti celle monastiche del monastero di Bobbio, presenti sul territorio. Nel 1100, finito il dominio del monastero di Bobbio, iniziò per Vicobarone un periodo di lotte tra le signorie locali e gli eserciti imperiali e il castello passò nel corso dei secoli alla famiglia dei Marchesi Malvicini Fontana e ai Marchesi Serafini. Dal 1700 fino all’Unità d’Italia, il territorio di Vicobarone fu parte del granducato di Parma, Piacenza e Guastalla. Dopo l’Unità, fu per un breve periodo sede comunale, poi trasferita a Vicomarino e da ultimo a Ziano.
Bibliografia e Sitografia
Castello di Vicobarone – Val Trebbia (altavaltrebbia.net)
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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