SASSO DI CASTALDA (ruderi del castello)

CENNI STORICI

«Probabilmente un primo nucleo del paese sorse, in epoca incerta, sul costone a sud dell’attuale abitato, denominato Pietra Castalda, ossia Rupe Fortificata, a strapiombo sul torrente Fiumicello, che confluisce nel Pergola per passare infine sotto il castello di Brienza. Di quel primo insediamento non restano che poche pietre ... Roccaforte normanna esistente già nella metà del XII sec., individuata su una carta del 1068 come Saxo Forte, probabilmente fu per molti secoli solo un Casale, ossia un feudo minore del feudo principale, costituito da Pietrafesa - attuale Satriano - prima, e da Brienza poi, sotto i Caracciolo. Proprio con i Caracciolo (quindi dal XV sec. in poi) una cospicua immigrazione di coloni comportò l’ingrandimento del nucleo urbano e l’aumento della popolazione, fino ad allora assai esigua e costituita prevalentemente da pastori alloggiati in capanne di legno e pagliai. Ai Conti Gaetani d’Aragona, che successero ai Minutolo nella signoria del paese, si deve probabilmente la costruzione del castello, di cui non rimangono che pochi ruderi. ... Proseguendo per via Castello, ci si addentra nell’antico nucleo del paese, probabilmente risalente al 1500, fatto di vicoli e vicoletti caratteristici, ancora in parte abitati. Di qui, attraverso una scalinata e poi un antico tratturo, è possibile risalire verso il costone roccioso, denominato “Sassi”, su cui sono in parte ancora visibili i resti dell’antico Castello, appartenuto ai Gaetani d’Aragona. Sul percorso si incontra una vecchia cappella, ben conservata, dedicata a San Nicola. Di modeste dimensioni, qualcuno ritiene che fosse la Cappella del Castello. Sulla effettiva dimensione e funzione dell’antica rocca, ci sono pareri contrastanti. Per alcuni, infatti, più che un castello vero e proprio, essa fu solo una torre di avvistamento, risalente già al XII secolo. Lo dimostrerebbe lo strettissimo viottolo di accesso, molto scosceso e percorribile solo a piedi, poco adatto ad un castello feudale destinato ad essere abitato, e la sua posizione isolata in questo posto di selvaggia natura. Visibili sono, oggi, lungo tutta la cima del promontorio su cui sorge, le tracce delle antiche mura della torre e i muretti dei parapetti del bastione».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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