Castelmenardo (fraz. di Borgorose, borgo medievale)

CENNI STORICI

Castelmenardo, situato sulle cime del monte San Mauro, è senza dubbio il paese che meglio conserva l’originario impianto medievale. Edificato dopo le incursioni saracene del X secolo, è stato strutturato con le case addossate le une alle altre, disposte a schiera per formare una barriera difensiva su tre lati. Del castello-fortino eretto nel X secolo dal Conte Mainardo, esponente della nobile famiglia dei Marsi, dal quale prese il nome il borgo di Castelmenardo, resta solo un torrione. Il paese dominato dalla chiesa di Santa Croce, risalente al secolo XVI, è un labirinto di viuzze, archetti, logge e portali decorati che conservano intatto il fascino proprio dei luoghi della memoria. Nei pressi del nucleo abitato sono visibili i resti della chiesa rurale di Santa Marta in Colle, edificata nel XII secolo, mentre più distante, immersa nei boschi del monte San Mauro, sorge la chiesa di San Mauro. Di quest’ultimo complesso religioso si ha una citazione in alcuni documenti del 1134, ma la sua antichità è dimostrata anche da quattro iscrizioni poste sulla facciata a capanna della piccola chiesa; alla semplicità delle pareti esterne in pietra locale corrisponde la sobrietà di un interno, abbellito da un unico dipinto posto sull’altare e raffigurante San Mauro. Nascosto tra la densa vegetazione dei monti che circondano Castelmenardo sta l’eremo di San Nicola di Fano, monte posto al centro della valle Cicolana, tra due catene montuose tra le più significative dell’intero Appennino, per la sua conformazione è stato da sempre considerato il Monte Sacro dagli abitanti dell’interna valle Cicolana ed il nome stesso, Fano, è significativo di ciò. Scendendo dal borgo medioevale, lungo il torrente Apa, si incontra Ponte Ospedale, nei pressi del quale vi è un vecchio mulino e dove sono visibili i resti del vecchio ponte di epoca romana. L’origine antichissima di Castelmenardo non trova riscontri in nessuna delle fonti classiche, ma sono documentate dall’esistenza dell’abitato nel VII secolo a.c., costruito in muratura e persino con l’ausilio di coppi per i tetti dove la posizione dell’abitato, difeso naturalmente su 3 lati, possiamo considerarlo ancora oggi un tipico abitato degli Equicoli autoctoni del territorio. Il paese medioevale trova la sua ubicazione com’era prima del terremoto di Avezzano, 1915, ma le diverse mura e torri sono difficilmente rintracciabili. L’ingresso principale al castello, nella direzione del torrente Apa, era a Porta di sotto, costituita da una fuga di quattro agilissimi archi. Al centro del borgo si ammira un’altra fuga d’archi, più bassi dei precedenti, ma spesso, le attuali costruzioni sorgono su archi dell’età di mezzo per cui Castelmenardo resta, nella sua configurazione, il più medioevale del territorio. Ad est del paese, a circa 20 metri dalla chiesa di S. Maria del Colle, si trova il fortino, costruito nel X secolo, chiamato " Aia dei Saraceni ", che rappresenta un rialzo di circa 100 metri con sopra una costruzione scoscesa, a forma circolare, di otto metri di diametro, ubicato in posizione ideale per l’avvistamento. Nel territorio di Castelmenardo si trova l’ospedale di San Giovanni, il quale era centro di ricovero per i poveri, i pellegrini e di malati, risalente al X secolo, periodo in cui il Cicolano divenne colonia dei benedettini. Il termine Ospedale è rimasto in riferimento al ponte sulla strada provinciale che attraversa l’Apa.

Bibliografia e Sitografia

http://www.isaporidelborgoantico.it/storia.php

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CITTÀ

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EPOCA

X sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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