Pieve di Cadore (castello)

CENNI STORICI

«Gli unici due castelli documentati con certezza in Cadore furono quelli di Pieve di Cadore e di Botestagno. Il castello di Pieve si trovava sul Monterìco, in posizione dominante e strategica, risultava perciò di difficile accesso. La prima fonte che ci consente di supporne l'esistenza, risale al 1140, quando il re di Germania, Corrado III, conferma i privilegi dati alla chiesa di Frisinga, fra cui il Comitatum Catubriae. Distrutto da un incendio, venne poi ricostruito durante l'occupazione aquileiese. Il castello era munito di ponte levatoio, era dotato di una torre, di alloggi destinati al corpo di guardia, di magazzini, di un'abitazione per il comandante; aveva inoltre al suo interno una chiesa dedicata a S. Caterina d'Alessandria. Il castello venne più volte restaurato nel corso del XV secolo e, a partire dalla dominazione di Venezia, venne progressivamente lasciato in abbandono. Il complesso, con l'avvento delle truppe francesi (1797), venne prima occupato e poi fu lasciato andare in rovina. Nel 1882 le autorità militari italiane costruirono in quello stesso sito una fortezza, la "Batteria castello"».

Bibliografia e Sitografia

http://www.magnificacomunitadicadore.it/SitoFontiItalo-Austriache/MagnificaLink.htm#castelli

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XIV sec.

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