ROTTOFRENO (castello Chiapponi)

CENNI STORICI

Il complesso castrense, già nel 1500, si presentava racchiuso in una cinta quadrata con torri rotonde agli angoli; in posizione mediana della cortina, rivolta a sud, era la torre di accesso munita di posterla e ponte levatoio. Verso Ovest, il recinto quadrilatero era diviso in due settori tramite un edificio che, partendo dalle immediate vicinanze della torre predetta, si saldava all’apposita cortina settentrionale. I fabbricati residenziali erano impostati nell’angolo nord-est del cortile, dove pure si ergeva il mastio, circondato su tre lati da un fosso, le cui acque erano alimentate dall’ampio fossato esterno. Le prime notizie riguardanti il castello di “Rotofredo” risalgono a un documento del 996 stilato per il duca di Milano, Filippo Maria Visconti. Nel 1636, fu fortificato secondo l’architettura militare del l’epoca e messo in difesa dal Colonnello Gil de Has in soli 18 giorni, dopo la resa del Capitano Cristoforo Ferrari da Cortemaggiore che doveva difendere il castello, che così cadde in mano agli Spagnoli. Nel 1752 la Camera Ducale prese possesso della metà del fortilizio e feudo di Rottofreno, già proprietà di Francesco del Maino, deceduto senza prole. Attualmente l’edificio è di proprietà privata ed il suo stato di manutenzione è buono.

Bibliografia e Sitografia

Castel Chiapponi di Rottofreno – Val Trebbia (altavaltrebbia.net)

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

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