Sarsina (torricini vescovili)

CENNI STORICI

Sulla Strada Nazionale, precisamente in Viale Matteotti, si schierano i secenteschi "torricini", fatti innalzare dal vescovo conte a difesa della sua residenza sui ruderi delle mura romane. A queste, infatti, pare si debbano riferire e datare i grossi blocchi di arenaria che sporgono, nel primo tratto, a fior di terra. Blocchi simili, trovati nelle fondamenta di una rocca medioevale in Calbano, incoraggiano l'ipotesi che le mura civiche si fossero arrampicate fin sulla vetta dell'acropoli umbra-romana. La passeggiata continua per viale Matteotti, sul tracciato dell'antica circonvallazione che delimitava a valle, coi suoi inaccessibili strapiombi rocciosi, la (propriamente detta) Sassina romana. L'occhio, da qui, può tuffarsi sull'onda vetusta del Sapis e vagare fantasticamente in Pian di Bezzo a disseppellire i marmi della superba strada monumentale, fuggitiva sul pianoro di Romagnano, ai piedi di Sapigno, verso Cesena e il porto militare di Classe. Il cimitero urbano e il verde chiassoso del campo sportivo ci riportano alla Sarsina moderna, ma per poco. Salendo verso il centro dell'abitato attraverso l'ingresso sud, ci ferma sulla sinistra, a un passo da via Guerrin Capello, la cosiddetta "Casa di Plauto"

Bibliografia e Sitografia

http://www.sarsinaturismo.it/i-torricini-vescovili

Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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