CENNI STORICI
«Il castello di Graines si erge su un promontorio roccioso dal quale domina il vicino abitato di Brusson e gran parte della Val d'Ayas Si hanno notizie del feudo di Graines, uno dei più antichi della Valle d'Aosta, fin dal VI secolo, quando il re barbaro Sigismondo fondò l'abbazia vallese di Saint Maurice d'Aguane e donò ai monaci alcune terre, tra le quale appunto il feudo di Graines. Successivamente, intorno all' XI secolo, i monaci di Saint Maurice d'Aguane fecero costruire il castello, per controllare e difendere meglio i ricchi possedimenti circostanti. Come è facile immaginare osservandolo, il castello fu costruito in un luogo altamente strategico. Lo sperone di roccia sul quale sorge gli concedeva infatti un'ottima posizione da un punto di vista difensivo e inoltre, grazie alla sua posizione sopraelevata, attraverso il castello di Villa (situato più in basso nella valle, vicino al paese di Challand-Saint Victor) il castello era in grado di comunicare per mezzo di specchi o di bandiere con il fondo valle. Nel 1263 i monaci cedettero quindi i diritti del feudo agli Challant, che lo amministrarono fino al 1700. Sotto gli Challant il castello potenziò le sue strutture difensive ed ebbe importanti funzioni belliche. Fu, ad esempio, uno dei luoghi in cui si concentrò la resistenza di Caterina di Challant contro i Savoia per poter mantenere il controllo del maniero di Verres. Dopo il 1700 il castello fu abbandonato e lasciato cadere in rovina fino a che, agli inizi del 1900, Alfredo d'Andrade si occupò della sua conservazione. Attualmente il castello è ridotto allo stato di rudere, ma conserva ugualmente un certo fascino, grazie anche alla splendida vista della valle che si gode dalla sommità del promontorio roccioso. I resti sono completamente visitabili, e di notte sono inoltre stupendamente illuminati grazie a delle lampade alogene.
L'impianto architettonico del castello è molto semplice: esso era infatti costituito da una irregolare cerchia di mura che circondavano la sommità dello sperone roccioso, all'interno delle quali trovavano posto la torre e l'abitazione del signore, la cappella e le altre costruzioni. Percorso il sentiero che porta sulla sommità del promontorio roccioso, si accede a quello che resta della fortificazione attraverso un doppio ingresso di chiara funzione difensiva. Entrambi gli ingressi sono sormontati da archi a tutto sesto e ai loro lati è possibile notare due rientranze, dove probabilmente appoggiava il portone. Superato anche il secondo arco ci si ritrova in un ridottissimo pianoro, al centro del quale si trovano la maestosa torre a base quadrata e la cappella. La torre misura quasi 6 metri di lato e un tempo costituiva l'abitazione del signore. Essa era probabilmente divisa in tre piani, con l'unico ingresso posto ad alcuni metri da terra, al quale era possibile accedere grazie ad una scala a pioli. In un secondo tempo, per ingrandire l'abitazione, venne aggiunta alla torre una più bassa costruzione rettangolare. A pochi metri di distanza dalla torre si trova la cappella dedicata a San Martino. Di essa è rimasta soltanto la muratura in pietra, mentre è crollata la copertura a capanna. La cappella è probabilmente l'edificio più antico del complesso, menzionata già nel 1100. Di stile romanico, è costituita da un'unica navata lunga circa 8 metri che termina in un abside semicircolare. Addossati al muro vicino all'ingresso si trovano i resti degli altri edifici che componevano il complesso, di cui restano però solo tracce dei muri perimetrali, dalle quali non è possibile ricavare con sicurezza quale fosse la loro destinazione. Dai piedi della torre e dalle feritoie delle mura perimetrali è possibile godere di una splendida vista sui vicini abitati di Graines e di Brusson e sulla parte bassa della Val d'Ayas. Come raggiungerlo. Raggiungere il castello di Graines non è semplicissimo: partendo da Verres si deve percorrere la strada che sale lungo la Val d'Ayas. A circa 13 km da Verres, subito dopo l'abitato di Arcesaz, si trova sulla destra la deviazione che porta a Graines. Dopo un altro paio di km di tornanti, prima di raggiungere il paese, si arriva finalmente al castello. Non ci sono grandi parcheggi, ma è possibile lasciare l'auto in uno slargo della strada alla base dello sperone roccioso. Quindi si segue a piedi per qualche minuto il sentiero che porta al castello».
Bibliografia e Sitografia
http://www.iside82.altervista.org/Graines.htm
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