Predappio (palazzo Varano)

CENNI STORICI

Per la realizzazione della sede comunale di Predappio Nuova venne scelto di riutilizzare il preesistente Palazzo Varano. Il toponimo "Varano" è di origine romana. Nulla si sa della storia dell'edificio, la cui importanza era probabilmente relativa; prima della trasformazione dell'edificio a sede comunale venne utilizzato come scuola elementare nella quale insegnava Rosa Maltoni, e probabilmente per questo venne scelto come sede comunale e Mussolini stesso provvide a proprie spese all'acquisto degli oggetti d'arredo. Nel febbraio 1927 un decreto reale assegnò alla borgata la denominazione di Predappio Nuova e nel giugno dello stesso anno vennero trasferiti nella nuova sede gli edifici municipali sotto la direzione del podestà Baccanelli. Successivamente venne sistemata l'area circostante attraverso la realizzazione di una scalea e di una sinuosa strada carrozzabile che delimita un ampio giardino, al centro del quale compariva, in asse all'edificio, un grande fascio littorio. Il primo progetto, elaborato dai tecnici del Genio Civile di Forlì, subì una profonda modificazione in seguito all'intervento di Florestano Di Fausto, che all'aspetto della rocca militare sostituì i riferimenti linguistici tipici della villa comunale. La pianta del palazzo Varano è simile ad un quadrato di circa venti metri di lato tagliata in due, al piano terra, da un lungo androne centrale coperto da ampie e distese arcate. Tramite uno scalone in pietra grigia è possibile accedere al secondo piano, diviso in due, trasversalmente rispetto al piano sottostante, dalla grande sala del consiglio che si alza fino all'intradosso del tetto. Il terzo livello doveva invece essere destinato ad altri servizi pubblici e servire come alloggio del segretario comunale. Per quanto riguarda l'aspetto esterno, Di Fausto impostò il prospetto principale caratterizzandolo tramite una grande torre centrale che, alzata al di sopra del tetto, dominava l'intero edificio; il grande orologio si presenta come l'elemento di caratterizzazione dell'interno del palazzo.

Bibliografia e Sitografia

http://www.comune.predappio.fc.it/index.php?option=com_content&view=article&id=89&Itemid=100030

Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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