Monteleone (fraz. di Roncofreddo, castello)

CENNI STORICI

Posto su di un colle in posizione dominante, il piccolo nucleo risulta ben conservato e mantiene a tutt'oggi la tipica struttura di borgo medievale. Nei suoi edifici e nell'impianto urbano si possono ben distinguere le diverse parti riconducibili al tempo delle signorie e le modifiche apportate dai proprietari successivi. Il borgo è costituito dal castello, sopravanzato da un piccolo giardino pensile, e da alcuni edifici risalenti ad epoche diverse disposti a mezzaluna sul fronte.

Si può accedere all'abitato, oggi come un tempo, attraverso due strette porte con arco a tutto sesto, poste ai lati della struttura principale.
L'intero borgo (da porta a porta) misura poco più di 100 metri

Entrati all'interno del paese ci si trova in Piazza Byron sulla quale si affacciano fra l'altro l'entrata del castello e la chiesa parrocchiale, qui trasferita negli anni attorno al 1520. Non a caso la piazza è intitolata George Byron: il castello fu meta di frequenti visite da parte del poeta inglese, amico della moglie di Alessandro Guiccioli, membro dell'amministrazione centrale dell'Emilia e all'epoca proprietario del castello.

Da notare l'accesso al castello che avviene percorrendo una breve salita erbosa, la torre in angolo di probabile origine Malatestiana XV secolo, le possenti mura a est fortemente scarpate e probabilmente rinforzate dal XV secolo a scopo difensivo e nel XVII secolo per sostenere il maggior peso dovuto alla costruzione del piano nobile.

Il fabbricato, non visitabile, è proprietà privata.

Le esatte origini non sono documentate; si può ipotizzare che la località attorno al Mille fosse possedimento della chiesa Ravennate. Per anni contesa fra la Chiesa e il comune di Rimini, una prima torre fortificata fu probabilmente edificata nel XIII secolo.

Una prima vera rocca, realizzata dal comune di Rimini, risale solo al XIV. Possedimento dei Malatesta fino al 1335, fu conquistata da Francesco degli Ordelaffi signore di Forlì e ceduta successivamente alla famiglia dei Montefeltro, per tornare poi sotto il controllo della Santa Sede e successivamente nel 1433 nuovamente dei Malatesta.

Nel 1485 ritornata al controllo dell'arcivescovo di Ravenna, venne infeudata alla famiglia dei Roverella di Cesena che la detennero fino al 1745. A questo periodo risalgono importanti ampliamenti e la trasformazione da castello a dimora estiva, e contemporaneamente si incentivarono le costruzioni di abitazioni sull'antico circuito murario, demolendo le precedenti più addossate al palazzo e ricavandone al loro posto il giardino pensile.

Ai Roverella succedettero nel 1745 i Guiccioli, famiglia che detenne il castello fino al 1960, anno in cui fu venduto agli attuali proprietari conti Volpe.

Bibliografia e Sitografia

appenninoromagnolo.it

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REGIONE

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XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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