Cogne (castello Reale)

CENNI STORICI

«Le prime tracce relative all'esistenza del Castello Reale a Cogne risalgono al 1191. In quell'anno il vescovo di Aosta Gualberto, ottenne dal Conte Tommaso di Savoia l'autorizzazione a erigere un castello. Non si sa con precisione quando Gualberto abbia fatto costruire l'edificio difensivo. È accertato che tra il 1245 e il 1246 esisteva il castello, costruzione che dovrebbe risalire al 1202, anno in cui fu consacrata la nuova chiesa parrocchiale. Da questo importante luogo il vescovo di Aosta, in qualità di signore spirituale ma anche di conte di Cogne, poteva amministrare i diritti temporali e spirituali sulla vallata. Durante i secoli la torre fu occupata dal castellano del vescovo che, in veste di luogotenente amministrava la contea in vece del prelato. Successivamente ospitò anche un presidio fisso di guardie. Nel castello venivano discussi i problemi e la comunità locale, convocata al suono del campanile, vi si riuniva in udienza generale, così come riferito in diversi documenti del Quattrocento. Nel maniero vi era anche una cappella dedicata a Santa Caterina .... Le cronache riportano che nel 1531 ci fu un grave incendio: non è però chiaro se l'incidente colpì il castello o la torre. Si sa che la torre fu ricostruita nel 1533 grazie al vescovo Gazin. Tra il Seicento e il Settecento l'edificio fu trascurato tanto da essere considerato in precarie condizioni. Nel 1741 il castello fu innalzato di un piano e dopo la visita di Carlo Emanuele III di Savoia fu trasformato da casaforte cintata in casa disarmata. Il complesso perse quindi la sua funzione difensiva, motivo che contribuì al progressivo abbandono. Nel 1829, dopo l'affrancamento del Comune di Cogne, la torre rimase nelle mani del prelato. Da allora le sue stanze furono utilizzate per diversi scopi: come alloggio per turisti, appartamento del medico condotto Argentier, sede della Rettoria, stazione dei Regi Carabinieri. Inoltre, sino al 1865, la parte superiore ospitava il primo osservatorio meteorologico alpino diretto dall'Abbé Carrel. Nel 1867 il castello fu messo all'incanto ma rimase invenduto. L'idea allora fu quella di interessare il re che si recava a Cogne per le battute di caccia. Così nel 1873, Vittorio Emanuele II lo acquistò e lo trasformò in palazzina di caccia. Nel 1874, fu costruita una scuderia attigua e il I° agosto il re entrò per la prima volta nel "palais royal de Cogne". L'importanza che assunse la dimora e il fatto che il re vi trascorresse parte dell'estate, richiese l'installazione di un ufficio telegrafico che entrò in funzione nel 1875. Nel 1900, con l'avvento al potere di Vittorio Emanuele III, il castello fu venduto. L'acquisizione fu fatta nel 1915 dalla Società Ansaldo che lo cedette nel 1924 a un privato che lo adibì ad albergo. Successivamente, dopo essere stato occupato dalla congregazione delle Suore di San Giuseppe, fu ceduto alla Regione Autonoma Valle d'Aosta».

Bibliografia e Sitografia

http://www.icastelli.it/castle-1280572870-castello_reale_a_cogne-it.php

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