CENNI STORICI
«Secondo lo storico Jean-Baptiste De Tillier, venne edificato intorno al 1235 da Rodolfo Grossi, vescovo di Aosta nel 1243 e arcivescovo di Tarantasia nel 1246. Citato per la prima volta in un atto del 1248 ("omaggio feudale"), dove è definito come una torre con edifici adiacenti, appartenne a lungo alla famiglia Grossi, , che prese quindi il nome di Grossi di Châtelard. Costruito a scopo prettamente difensivo, è posto su un picco roccioso dal quale domina il paese e il fondovalle. La sua funzione era probabilmente quella di controllare la strada che scendeva dal Piccolo San Bernardo, sbarrando la strada ad eventuali invasori. Come altri castelli edificati nella Valle in quel periodo, mostra la caratteristica torre cilindrica centrale chiamata "donjon", circondata da una cinta muraria. Tale elemento è presente infatti in diverse costruzioni fortificate del conte Pietro II di Savoia, di cui Grossi era intimo consigliere. Questo tipo di torre, a pianta circolare, era quella più efficace e resistente, ma venne utilizzata solo per un breve periodo intorno al 1200 e poi abbandonata in favore della più famosa pianta quadrata, probabilmente a causa delle difficoltà costruttive che presentava. La cinta muraria era forse costituita da tre anelli, edificati a quote crescenti intorno al donjon, di forma irregolare per meglio adattarsi alla conformazione del terreno. La torre centrale, alta quasi 18 metri e del diametro di appena 5.60, è ancora intatta, mentre del resto del castello e della cinta muraria restano soltanto rovine, ma nonostante tutto Chatelard conserva ugualmente il suo fascino. L'accesso alla torre era posto ad una decina di metri dal suolo, per renderne più difficile la conquista in caso di attacco. Nel 1269 a nord del complesso venne costruita la cappella del castello, ma fu trasformata nel 1824 in una stanza. Il castello appartenne a più signori in consignoria e sono numerosi i passaggi di proprietà nei secoli per via non ereditaria: un documento attesta che il 17 ottobre 1323 Pietro di Châtelard cedette la sua parte al conte di Savoia, mentre nel 1371 un altro documento riporta che Giovanni di Châtelard vendette il suo dodicesimo a Emerico II di Quart. Nel 1558 i nobili Bernardino e Michele di Châtelard donarono la loro parte a Stefano e Giovanni d'Avise. Nel 1608-1609 Gaspare e Melchiorre di Châtelard e la madre Francesca Gilly, vedova Châtelard, cedettero i loro diritti a Leonardo d'Avise. I nobili Châtelard si estinsero nel 1691, quando l'ultimo erede fu ucciso dai francesi durante un'invasione. Diroccato dai Francesi nel 1793, il castello, come già detto ridotto a rudere, non è visitabile».
Bibliografia e Sitografia
http://castelliere.blogspot.it/2012/11/il-castello-di-venerdi-30-novembre.html
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