Cesena (palazzi Albornoz, del Ridotto, Guidi)

CENNI STORICI

Palazzo Albornoz. Il nucleo originario fu edificato per volontà del cardinale Albornoz (1359-62). Durante l'età malatestiana fu sede della corte e, successivamente, del governatore pontificio. Solo dal 1722 accolse gli organi comunali; contestualmente, venne ampliato e posto nelle attuali forme neoclassiche. Al primo piano, il salone del Sindaco, con busto di Clemente XII e di cesenati famosi. Inoltre è attualmente esposto un prezioso pavimento musivo di epoca tardo-romana. È possibile accedere al Salone del Sindaco negli orari di apertura al pubblico del Comune. L'accesso alle altre stanze è, invece, interdetto al pubblico, tranne che in occasioni particolari. Palazzo del Ridotto. Si tratta del maggiore tra i palazzi civici della città. Costruito tra 1401 e 1403, poi ampliato tra 1466 e 1472, fu sede delle rappresentanze municipali (l'antico nome di 'Conservato' gli deriva dall'organo dei Conservatori). Dal 1722 divenne poi ritrovo dei nobili cesenati (da qui il nome di 'Ridotto'); essi, nel 1782, in onore di papa Pio VI Braschi, ne decretarono il rifacimento della facciata: il disegno di Cosimo Morelli portò a un pregevole esempio di neoclassicismo, arricchito dalla grande statua bronzea del pontefice (F. Calligari, 1791). Palazzo Guidi fu eretto nel 1719 nella zona orientale della città, per volere della famiglia Carli. Nel 1708 fu acquistato dai marchesi Guidi di Montiano che provvidero ad ampliarlo ed abbellirlo, munendolo di un ampio giardino e di un orto confinante con le mura urbiche. Nel corso del XVIII secolo alloggiarono nel palazzo numerose personalità di rilievo, tra le quali la duchessa di Parma, Dorotea Sofia, nel 1729, il re di Sardegna Vittorio Emanuele III nel 1741 e Napoleone Bonaparte nel 1797, come testimoniano le epigrafi conservate nell'atrio. Dopo essere divenuto proprietà della Congregazione di Carità, nel 1891 il palazzo fu acquistato dalla Banca Popolare di Cesena. Nei primi del Novecento passò al Comune che lo adibì a scuola; subì per questo modifiche strutturali che mutarono definitivamente la sua fisionomia originale. Oggi Palazzo Guidi è sede del Conservatorio Statale di Musica "Bruno Maderna", della Societas Raffaello Sanzio e dell'Aula Didattica Monty Banks. All'interno del palazzo è presente il laboratorio del liutaio Arturo Fracassi con strumenti di lavoro e materiale di documentazione, che nella ricostruzione consente di esaminare le fasi di lavorazione di uno strumento musicale dal progetto al prodotto finito.

Bibliografia e Sitografia

http://www.comune.cesena.fc.it/cesenaturismo/edificistorici-palazzoalbornoz - ...palazzoridotto - ...palazzoguidi

Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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