CENNI STORICI
In epoca romana la parte pianeggiante del territorio fu interessata da una suddivisione agraria avvenuta al momento della deduzione della colonia augustea della vicina Venafro, nella cui area di influenza per alcuni secoli essa fu compresa. In seguito, all'inizio dell'VIII secolo, un insediamento di coloni alle dipendenze del monastero di San Vincenzo al Volturno si insediò a Torcino, dando vita a un primo nucleo del villaggio. Alla fine del XIII secolo il feudo, di proprietà di Malgerio Sorello, pervenne per testamento all'abbazia di Santa Maria della Ferrara di Vairano. Nel 1532 il castello di Ciorlano appartenne ad Isabella Mobel e, successivamente, ai conti Gaetani di Laurenzana di Piedimonte. Nel 1738 Ciorlano era una delle Università più ricche della zona, tanto che il duca di Laurenzana donò al re Carlo III la tenuta di Torcino, che divenne la riserva naturale di caccia più grande del tempo Real Caccia di Torcina. Nel 1786 la Real Caccia di Torcino fu ampliata con l'aggiunta di altri territori demaniali per volontà del re Ferdinando IV di Borbone. Con l'Unità d'Italia si sviluppò il fenomeno del Brigantaggio, e le montagne di Ciorlano furono rifugio di molti briganti tra cui la banda di Pietro Trifilio. Da vedere. Castello: è ancora visibile parte del Castello longobardo, adattato a civili abitazioni, con un torrione centrale di forma irregolare, quasi pentagonale, addossato al muro di cinta, e quattro torri circolari agli angoli della fortificazione. Torre medievale: di forma pentagonale, perfettamente conservata nei merli e nelle feritoie. Risale all'epoca normanna, ma fu edificata sui resti di strutture longobarde.
Bibliografia e Sitografia
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1500262617
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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