CENNI STORICI
«La Torre del telegrafo, oggi diruta, è un edificio che fa parte del sistema di avvistamento e difesa litoranea delle torri costiere del Regno di Napoli, eretto nel corso del XVI secolo a protezione del Regno dalle incursioni dei corsari barbareschi. La torre è ubicata sulla costiera cilentana, nel comune di Ascea, e si erge sulla modesta altura che costituisce l'estremità dell'omonima Punta del telegrafo. Ciò che resta della struttura difensiva, a base quadrata, e a sviluppo tronco-piramidale, è un rudere che sorge sull'estremità dell'omonimo promontorio situato nel territorio meridionale della frazione Ascea marina. Tutta l'area rientra nei limiti territoriali del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L'edificio, diroccato, si presenta in pessimo stato di conservazione. La torre è in posizione dominate su una frastagliata scogliera, sul prospiciente isolotto denominato Pietra di Nante (un grosso scoglio roccioso che emerge dalle acque e dal fondale sabbioso, a breve distanza dalla scogliera), e sul circostante specchio di mare che bagna la punta. La località segna il limite meridionale del litorale arenoso di Ascea, nei pressi del confine con il comune di Pisciotta, con il passaggio dalla spiaggia sabbiosa ai contrafforti collinari che si susseguono fino a capo Palinuro (nella omonima frazione del comune di Centola). Costruita in posizione strategica, sul limitare di una ripida falesia con pareti a strapiombo, la torre offre una veduta molto ampia, che si estende sul golfo di Velia: la vista spazia da Capo Palinuro fino al litorale sabbioso che da Ascea, andando verso nord, raggiunge la foce dell'Alento, il territorio di Casal Velino, fin dove la spiaggia bassa lascia il posto a un susseguirsi di rilievi collinari che da Marina di Casalvelino si sviluppano lungo il litorale roccioso e pietroso fino a giungere, più a settentrione, alla parte meridionale del comune di Pollica (Pioppi e la località Minnelea, tra Pioppi e Acciaroli). All'interno del suo raggio visuale sono in vista altre emergenze architettoniche appartenenti o integrate nello stesso sistema difensivo del Regno di Napoli: a sud vi è la Torre Caprioli (nel comune di Pisciotta); poco più a nord è visibile la cilindrica torre angioina del castello medievale sull'acropoli del promontorio di Elea-Velia, dove è sorto, un tempo, l'insediamento medievale di Castellammare della Bruca. In linea d'aria è visibile la Torre costiera di Casal Velino, che sorge sul limitare nord del litorale sabbioso che si estende tra Ascea e Marina di Casalvelino. La veduta si estende al Monte Stella a nord e al Monte Bulgheria a sud-sud-est. ...».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI