CENNI STORICI
«Menzionato per la prima volta nel 1570, il Palazzo Baronale fu fatto costruire dal feudatario Giovanni Battista Carafa e completato successivamente da Cesare Gongaza. Nella relazione del Tavolario Vinaccia si legge: “… che in stanza del suo palagio leggevasi 1640, e dietro in una lapide A.D. 1640, per segno che in quell’anno fu ristaurato da lui. Questo palagio dell’ultimo Principe D. Giulio fu venduto a D. Michelangelo Picucci per doc. 3000. Guarda con sei finestre, senza balconi all’Est la gran Piazza, contiguo al Sud colla Parrocchia di San Giovanni, sul cui ingresso in un carretto con gelosie su due colonne, assisteva il Principe a’ divini uffici. Ha tre piani laterizi con breccioni, il portone inarcato di saxo quadrato, donde si entra in un cortile lamiato con 16 sottani per magazzino, ed altro, poi in un altro scoperto, quadro, e selciato di braccioni, con pozzo in messo e cantina. A sinistra la gradinata scoperta monta alle sedici stanze divise in quattro braccia, quadre, ed alte palmi 23 e ben soffittate. Intorno ha le colombaie; all’ovest dietro quattro finestre oltre due torrette bislunghe di palmi 12 negli angoli sud e ovest con saettiere su, e giù ne’ tre loro lati; quella nel sud è diruta in parte: nel lato sud-est vi sono quattro finestre, nel nord il giardino è lungo 30 e largo 20. Nel frontespizio nell’angolo contiguo al giardino sporge nella gran Piazza altra torretta dislunga con due finestre oltre una ne’ lato, dov’era il carcere Baronale, e fa ala al palagio col campanile della Parrocchia, il quale sporge 15 palme al pari di essa con palmi 100 circa intermedi sino a questa torretta, incluso il frontespizio della Chiesa”. Nel 1720, la torre che delimitava anteriormente a sinistra il palazzo, già in stato precario, venne abbattuta per la realizzazione del campanile della Chiesa. Anche la torre posteriore del palazzo venne abbattuta in tempi recenti in quanto pericolante. Un’unica torre si è conservata, quella che oggi si vede dalla piazza centrale del paese e che delimita il palazzo baronale nella parte destra della sua facciata. Di forma quadrangolare, a tre piani di cui il primo e il terzo voltato a botte, il secondo a voltine, costruita con materiale di reimpiego proveniente dalla vicina Civitate, nel corso del tempo la torre è stata privata del piano merlato e dotata di finestre».
Bibliografia e Sitografia
http://www.comune.sanpaolodicivitate.fg.it/it-it/citt%E0/lacitt%E0moderna.aspx
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Gonzaga_(San_Paolo_di_Civitate)
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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